di Attilio Runello. Una notizia Ansa ha riportato come lo scrittore Mario Vargas Llosa in un momento in cui in Perù non è ancora stato dichiarato il vincitore delle elezioni nazionali ha preso posizione contro il partito comunista.
In Perù si sono affrontati il partito di centrodestra della Fujimori è quello di centrosinistra di Castillo.
Il partito di Castillo è dichiaratamente comunista. I risultati elettorali gli hanno riconosciuto la vittoria per cinquantamila voti. Il centrodestra ha chiesto dei riconteggi.
Lo scrittore ha ricordato che Castillo si ispira a quanto avvenuto in Venezuela, paese che abbandonato dagli aiuti internazionali si è impoverito e ha visto una emigrazione di milioni di persone.
Lo scrittore sostiene che il Perù ha risorse che non vengono sfruttate e bisogna creare le condizioni perché le aziende vengano e creino ricchezza e posti di lavoro, contribuendo anche a sostenere il sistema fiscale. Purtroppo la corruzione diffusa non aiuta a creare questo sistema.
Castillo è stato sostenuto nelle campagne dove forse le persone sono state trascurate e vedono meno questa prospettiva.
Nelle campagne hanno dovuto organizzarsi con milizie locali per difendersi da Sendero Luminoso, e Castillo li ha sostenuti.
Questo fa capire il successo di Castillo.
In Sudamerica è presente anche l’esperienza boliviana dove la sinistra ha fatto crescere il pil pro capite, molto basso, non facendo crescere la ricchezza e i posti di lavoro ma tassando le rendite dei grandi poli estrattivi.
Lo scrittore si schiera dalla parte della Fujimori – che in passato ha combattuto – perché pensa che Castillo porterà alla catastrofe.
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…