Le promesse sui vaccini: che cosa c’è dietro?

di Attilio Runello. Da qualche mese le promesse sul fatto che entro determinate date saremo vaccinati tutti si moltiplicano.

Innanzitutto da parte dell’Unione europea. La UE ha stipulato contratti con diverse case farmaceutiche per la fornitura di oltre due miliardi di vaccini per il 2021. Tuttavia nel primo trimestre di dosi di vaccino ne sono arrivate relativamente poche. Soprattutto se si considera che di vaccini ne servono due dosi per persona. Quindi per la popolazione italiana ne servono centoventi milioni. Al momento ne sono arrivate circa sei milioni di dosi.

Il ministro della salute Speranza ci ha assicurato che entro l’estate saranno vaccinate tutte le persone che lo vogliono.

Gli infettivologhi sembrano insistere sul fatto che non bisogna rifiutare di essere vaccinati. Ma se al momento ci sono dosi per il 5% della popolazione come si fa a dire che la gente non si vuole vaccinare?

Ci è stato riferito che la produzione del vaccino avveniva solo in uno stabilimento del Belgio. Ma allora come mai in Italia è stata bloccata l’esportazione di duecentocinquantamila dosi che dovevano andare in Australia. Dosi – sembra – prodotte in uno stabilimento del Lazio.

Da qualche giorno apprendiamo dell’interesse dell’Italia ad avviare una produzione anche in Italia. Ma se l’Ue ci assicura che entro l’estate saremo tutti vaccinati perché l’Italia si deve interessare?

A leggere bene le dichiarazioni allora si capisce che si tratta di desiderata, di auspici, che i vaccini approvati in Europa sono tre e che le case farmaceutiche che al momento hanno i brevetti e che li producono hanno stipulato contratti con tantissimi paesi, e non solo con l’Europa.

Dall’altra parte bisogna considerare che per le case farmaceutiche che hanno prodotto il vaccino – multinazionali diffuse in tutto il pianeta – si tratta di un affare che supera i cinquanta miliardi di euro. Hanno l’interesse a fornire i vaccini, ma al tempo stesso sembra che gli stabilimenti per produrli e che hanno bisogno di apparecchiature speciali chiamate “bioreattori” sono limitati. Insomma si è pensato a sviluppare i vaccini ma si deve ancora pensare a sviluppare gli stabilimenti per produrne miliardi di dosi.

E nessuna Nazione sembra avere una casa farmaceutica di Stato cui commissionare i vaccini. Non ne esiste una nemmeno a livello di Unione europea. Non si è pensato a farla.
Insomma allo stesso modo in cui l’anno scorso ci siamo ritrovati impreparati sulle mascherine adesso lo siamo sui vaccini.

Apprendiamo anche che in Italia esiste almeno un’azienda – nel varesotto – che è in grado di produrre bioreattori. Queste le notizie giornalistiche.

Dall’alta parte è evidente che dopo un anno di lockdown di vari colori le persone sono esasperate e bisogna evitare assembramenti o fenomeni di disobbedienza civile. E allora mentire diventa lecito. Assicurare che ormai siamo vicini alla fine del tunnel si può fare, promettere che entro l’estate saremo tutti vaccinati si può fare. E in estate comunque il numero dei vaccinati sarà aumentato, forse saranno approvati altri vaccini e alla popolazione potremo dare altre speranze, anche se i lockdown dovessero continuare.

Per altro al momento non sappiamo nemmeno per quanto tempo dura la copertura dei vaccini. Per esempio i vaccini contro l’influenza vanno ripetuti tutti gli anni. E non sappiamo nemmeno che effetto avranno le varie mutazioni del virus sui vaccini.

Che cosa c’è dietro la promessa di vaccinare tutti entro l’estate? La necessità di tenerci obbedienti ai lockdown che ci vengono imposti. Esistono alternative? Al momento non ce ne sono.

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1 Response

  1. Pardifal÷Na ha detto:

    ANDARE A VOTARE E PORRE FINE A QUESTA DITTATURA

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