Solo la “Grande Scissione” può salvare la Sinistra!
di Redazione. Zingaretti ha esplicitamente detto di “vergognarsi del Pd, più impegnato a pensare alle poltrone che al coronavirus”. Dopo di che ha rassegnato le sue dimissioni.
Dimissioni che, però, sono sintomatiche di ben altre vergogne!
Una su tutte: quella di aver trasformato l’ex Partito Comunista Italiano dal partito del lavoro e dei lavoratori, nell’attuale PD, ovvero nel partito dell’establishment, un partito più vicino ai poteri forti che ai bisogni reali della gente.
E a nulla è valsa la “fusione a freddo” tra i post comunisti e i post democristiani, anzi fino ad oggi si è rivelata disastrosa, scatenando una lotta intestina senza fine!
Un conto era il “compromesso storico” caldeggiato da Aldo Moro, laddove le due forze politiche del PCI e della DC, rimanevano due formazioni politiche opposte e contrapposte, separate e distinte, ma dialoganti e pronte a quelle famigerate “convergenze parallele” al servizio dell’interesse generale e che avrebbero dovuto portare nella direzione delle grandi riforme Tutt’altro discorso è stato invece quello della “fusione a freddo” dei due più grandi partiti italiani in un unico ‘partitone’! Come mettere insieme il diavolo con l’acqua santa, capra e cavoli!
Non ha funzionato! E non funzionerà, mai.
Così oggi, per l’ennesima volta, gli ex di Botteghe Oscure traslocati al Nazareno si trovano davanti al solito dilemma: quello di una “scissione epocale”, dove ognuno ritorni a casa propria.
Gli ex comunisti nella casa socialista dei riformisti e dei progressisti, magari insieme a ciò che resta dei 5stelle.
Gli ex democristiani in quella dei popolari e dei liberal-democratici, magari insieme a quel che resta di Forza Italia.
Oltremodo pernicioso e autolesionista continuare a fare i separati in casa con qualche “scissioncina” di poco conto, che non fa altro che frammentare la Sinistra in mille inutili rivoli.
Quello che adesso serve è una “Grande Scissione”. Una scissione vera e autentica.
Zingaretti non se l’è sentita e adesso sotto a chi tocca!
L’ignoranza genera paure e all’allarmismo come nel medioevo.