Le istituzioni tacciono? I cittadini parlano!

di Lorella Lattavo. Sappiamo come le grandi città siano sommerse dal degrado e dall’indifferenza da parte delle amministrazioni locali, tutte fumo e niente arrosto, e Roma non sfugge alla regola. Nel VII municipio, zona Appio-San Giovanni-Cinecittà, opera un’associazione di cittadini che si batte per portare alla conoscenza di chi dovrebbe essere al servizio della comunità ma non lo è, tutti i problemi e le rimostranze della gente ormai stanca dei soliti bla bla
delle istituzioni. Questa associazione si chiama “Movimento Catilinario” dal nome del console romano Catilina noto per non avere avuto peli sulla lingua quando si doveva combattere per una giustizia sociale, ed opera in un vasto territorio quale appunto l’Appio Tuscolano, un territorio, noto per i film a sfondo popolare del neorealismo con i suoi “casermoni” composti da famiglie in lotta col pane quotidiano, oggi popolato da negozi, bancarelle abusive sui marciapiedi, lavori stradali perenni e ingorghi paurosi. I componenti del Movimento, molto vicino al concetto di federalismo, sono persone che hanno messo in gioco la loro credibilità e passione per tutto ciò che concerne il sociale, la cultura e “lo stare insieme”, mettendo in atto tutto ciò che fosse realmente possibile per una crescita del territorio “a misura d’uomo”, diventando un punto di riferimento visibile per il quartiere, ormai abituato ai fantasmi della politica. Il degrado in tutta Roma è sotto gli occhi di tutti: marciapiedi che causano ricoveri al pronto soccorso dovuti a buche e avvallamenti non sempre visibili, soprattutto a causa dello sporgersi troppo all’interno dei marciapiedi stessi delle radici degli alberi che costeggiano le strade. Bancarelle abusive che impediscono il transito pedonale, spazzatura che ormai ha deciso di cambiare casa, non essendo possibile inserirla nei cassonetti per quanto sono pieni, e i sacchetti in esubero sono sparsi lungo le vie, diventando i marciapiedi il loro… posto al sole. Battaglie di vivibilità cittadina, portate avanti dal movimento, attraverso petizioni popolari e sit in di protesta che riguardano anche lavori stradali interminabili come il caso di una via, via Genzano che restò chiusa al transito per tre anni a causa di una voragine, usata per la passerella di tanti politici locali del VII municipio, ma senza alla fine avere una risposta chiara… e intanto si delineava lo spettro di quella che tutti ormai conoscono come scandalo di Mafia Capitale. Il movimento si è battuto con l’allora amministrazione di sinistra del VII municipio e alla fine la strada è stata riaperta. Ultimamente una vittoria del movimento è stato il ripristino del marciapiede di una strada del quartiere, Viale Furio Camillo, ridotto a cenere e panni sporchi, le cui mattonelle erano cause di cadute continue. Ma non solo di incuria e di invivibilità si occupa il movimento, presieduto da un cittadino del quartiere, Roberto Fiacco, bensì di manifestazioni a carattere culturale come ad esempio un imminente concorso fotografico aperto a tutti, dove gli scatti più singolari e significativi degli angoli cittadini saranno tema dominante per una campagna di sensibilizzazione sulle situazioni più urgenti da affrontare nel futuro. L’obiettivo del Movimento è quello di espandersi oltre il quartiere dove è nato, perchè Roma non è una città di pochi ma di tutti quelli che la amano a dispetto di chi invece la usa per proprio tornaconto personale, facendo di essa il tesoro per le proprie tasche…

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