Le donne del PD reclamano spazi.

di Attilio Runello. Le donne all’interno del partito che sulla carta dovrebbe essere il più inclusivo nei confronti delle donne, che dovrebbe praticare una politica di difesa del genere reclamano apertamente spazi che vengono loro negati.

Il PD è un partito che non ha mai avuto un segretario donna. Un partito che si basa molto sulla composizione delle correnti, tutte controllate da uomini. Un partito in cui i governatori delle regioni sono tutti uomini. Alle donne è stata concessa occasionalmente la presidenza della Camera e adesso la presidenza del partito. Qualcuno ha mai sentito parlare delle donne che adesso sono alla presidenza del PD?

Paradossalmente i partiti di destra concedono molto più spazio alle donne. La Lega mise alla presidenza della Camera Irene Pivetti. L’unica donna segretario di partito è Giorgia Meloni. Sempre la Lega ha candidato sia in Toscana che in Emilia Romagna delle donne alla carica di governatore. Sia in Umbria che in Calabria il centrodestra ha fatto vincere delle donne come governatore.

Paradossalmente è Renzi che ha promosso delle donne all’interno del PD e anche in Italia Viva. Nel PD aveva lanciato la Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio – e ancora sua fedelissima -, Federica Mogherini, ministro degli esteri che poi ha preferito il mondo dell’Unione europea, Teresa Bellanova.

Nel Pd invece rimangono poche. Probabilmente perché anziché a una adesione ai criteri del partito le donne fanno riferimento a quote rose che devono loro essere garantite.

Di recente hanno insistito per una loro rappresentanza all’intero di questo governo. E l’hanno ottenuta con cinque sottosegratari donne su sei. Ora chiedono una donna alla vicepresidenza: Orlando infatti ha ottenuto una carica come ministro e non dovrebbe mantenere il doppio incarico. Si chiede poi una nuova votazione per il premier e un nuovo congresso. Sulla prima Zingaretti è stato categorico: la prossima elezione per il premier sarà nel 2023, per il congresso se ne può parlare.

Ma queste insistenze aiutano il partito a guadagnare consensi? Un recente sondaggio promosso da La7 ha riportato che se il leader del Movimento5stelle fosse Giuseppe Conte il movimento guadagnerebbe sei punti a scapito del PD. E di sicuro all’interno del Movimento5stelle non mancano le donne. Ma la leadership e i consensi non si conquistano con le quote rosa.

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