Le alluvioni nel bacino di Prato dovute al fiume Bisenzio.

di Attilio Runello. Un’ altra alluvione ha colpito in questi giorni il nostro paese. Riguarda la Toscana, in particolare l’area della città di Prato, vicino Firenze.

L’alluvione pone alcune considerazioni.
Innanzitutto mettiamo da parte le ormai consuetudinarie attribuzioni di responsabilità ai cambiamenti climatici. L’area infatti ha già subito tre inondazioni nel secolo scorso. Le inondazioni sono causate dalle esondazioni del fiume Bisenzio, un fiume in parte a regime torrentizio di 47 chilometri.
Nasce nell’appennino Tosco Emiliano e attraversa, quando giunge a valle, la città di Prato e tutta l’area.
Già nel 1600 le autorità si preoccuparono di stabilire che cosa si poteva fare per evitare le inondazioni. Fu invitato anche Galilei ad esprimere in parere.
Sono stati stanziati dei fondi anche di recente per la pulizia del letto e il rinforzamento degli argini. Sono state realizzate anche delle casse di laminazione, invasi dove convogliare le acque per evitare le esondazioni. Tutto inutile.
In un lontano passato sono state realizzate dighe al solo scopo di riempire canali utili per le industrie della zona.
Forse anche se il fiume non è certo uno dei più lunghi andrebbe realizzata una vera diga a monte.
Al momento sui social si ringraziano i vigili del fuoco e i volontari per i soccorsi portati.
Si teme che la politica rimanga lontana e non arrivino finanziamenti per la ricostruzione. Anche in considerazione di quanto avvenuto alcuni mesi fa in Emilia Romagna, dove sembra che i finanziamenti, pure stanziati, arrivino con il contagocce.

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