L’astensionismo li legittimerà a spremerci fino ad esaurimento risorse

Non raggiunge il Quorum il referendum abrogativo sulle trivelle in cui gli italiani erano chiamati a votare sostanzialmente sulla durata delle concessioni già in atto per le piattaforme entro le 12 miglia. L’affluenza alle urne si ferma al 32%, molto sotto la soglia del 50% più uno dei votanti necessaria per la validità del voto. Insomma, 300 milioni di euro gettati… al mare
e c’è pure chi ha il coraggio di festeggiare per essere riuscito a convincere gli italiani a non votare, considerando l’astensionismo non come la sconfitta della democrazia e della buona politica, bensì come una vittoria, la “loro” vittoria! Lentamente, ma inesorabili, stanno raggiungendo il “loro” scopo: governare senza il consenso del popolo, un tempo sovrano! L’Italia trivellata fino al midollo dalla corruzione e dal malaffare finisce così di affondare nell’indifferenza della stragrande maggioranza degli italiani che preferiscono andare al mare con le trivelle piuttosto che a votare. Di questa Nazione spolpata fino all’osso non gliene frega più niente a nessuno. Almeno fino a quando il Sistema continuerà a garantire lo stretto necessario ai suoi sudditi per pagare le tasse e per sfamarsi con un tozzo di pane. Nel Paese dell’“ognuno si arrangi per conto proprio”, andare a votare è diventato un “impiccio”, un “fastidio” dal quale è meglio astenersi. Ma così facendo “loro” si sentono ancora più forti e con ancora più forza torneranno a spremere un popolo senza ‘quorum’, fino ad esaurimento risorse!

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