Emergenza migranti: Renzi propone il ‘migration compact’.

Ennesima tragedia nel Mediterraneo. Oltre 400 migranti, la maggior parte dei quali somali, sono dati per dispersi mentre cercavano di raggiungere l’Italia dall’Egitto. E poi c’è stato un altro naufragio sempre nel Mediterraneo. Sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera su un gommone carico di migranti diretto verso l’Italia, che si trovava nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia
Costiera, sono state salvate 108 persone, tra le quali cinque donne. L’Italia per ridurre i flussi migratori lungo la rotta mediterranea propone alla Ue il ‘migration compact’ attraverso nuove intese con i Paesi d’origine e di transito, in particolare quelli africani, da finanziare con strumenti innovativi come i bond Ue-Africa.
Ecco quanto l’Ue potrebbe offrire ai Paesi terzi in base alla proposta italiana: 
PROGETTI D’INVESTIMENTO. Opere dall’alto impatto sociale e infrastrutturale da individuare assieme al Paese partner.
UE-AFRICA BONDS. Titoli con cui finanziare i progetti infrastrutturali e facilitare l’accesso di questi Paesi ai mercati finanziari, in sinergia con la Bei e le altre grandi organizzazioni finanziarie internazionali.
COOPERAZIONE SUL FRONTE DELLA SICUREZZA. Controllo comune dei confini e collaborazione sul fronte della lotta al crimine.
OPPORTUNITA’ DI MIGRAZIONE LEGALE. Creazione di strumenti per l’accesso di lavoratori al mercato europeo.
SCHEMA DI REINSEDIAMENTI. Sistema di compensazione riservato ai Paesi che si impegnano nello stabilire sistemi di asilo nazionali.
Ed ecco quello che l’Ue potrebbe chiedere in cambio: 
CONTROLLO CONFINI E RIDUZIONE FLUSSI. Nell’ambito di un coordinamento con le forze locali anche grazie a una Guardia di frontiera europea.
COOPERAZIONE SUI RIMPATRI-RIAMMISSIONI. Collaborazione amministrativa con i Paesi sul fronte dell’identificazione, della distribuzione dei documenti e dei rimpatri.
GESTIONE DEI FLUSSI DEI RIFUGIATI. Con il sostegno locale di strutture di accoglienza dove identificare chi ha diritto a ottenere protezione internazionale e chi no.
APPLICAZIONE DI SISTEMI DI ASILO NAZIONALI. In linea con gli standard internazionali, magari con l’aiuto di agenzie specializzate come l’Unhcr e la Oim.
LOTTA COMUNE AI TRAFFICANTI. Con operazioni congiunte di polizia e aumentando la cooperazione giudiziaria.

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