La Rivoluzione democratica si chiama M5S!

di Angelo D’Amore. Il Governo continua a tagliare, per scongiurare un ulteriore aumento dell’Iva in autunno. Questa volta tocca agli statali ed al settore della sanità pubblica. Ci saranno riduzioni del personale pubblico (forse allargatosi troppo negli anni del clientelismo imperante) e del numero dei posti letto degli ospedali (altro settore dove non si è badato a sprechi nei decenni di ruberie istituzionalizzate). Si continua però ad investire in armamenti. Sconsiderate le spese per l’allargamento della flotta dei caccia dell’aviazione militare (oltre 68 miliardi!). Si continua ahimè, a non tagliare i privilegi dei parlamentari, a ridurre i costi della politica, ad eliminare gli enti inutili. La disoccupazione, specie quella giovanile, continua a crescere. Mai come in questa fase storica, è scoppiata una guerra tra disperati: i giovani e gli anziani del Paese. Un’intera generazione rischia di rimanere fuori dal mercato del lavoro. Un’altra, di essere privata di una futura pensione. Nel frattempo, vengono garantite le pensioni d’oro ad un numero esorbitante di persone. Qualcosa dovrà cambiare ed in fretta. Se anche i tecnici, chiamati al capezzale di un Paese alla deriva, non riescono a trovare soluzioni epocali, per ribaltare lo stato sociale e culturale esistente ma, indirettamente, contribuiscono al mantenimento degli atavici e radicati privilegi di casta, meglio allora la genesi di una deriva anarchica: il popolo diventi arbitro del proprio destino. Esiste al momento uno strumento civile e democratico per realizzare questa rivoluzione: VOTARE IL M5S. Se Grillo rappresenta l’antipolitica, mentre la politica sintetizza il baratro in cui siamo sprofondati, appoggiando il M5S si potrà realizzare tale epurazione, la defenestrazione di un’intera classe dirigente che, per troppo tempo, ha pensato esclusivamente a difendere i prorpi interessi clientelari, anteponendoli a quelli della collettività.

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