La risposta di Conte a Grillo: “Svolta autarchica che mortifica tutti”.

Non si è fatta attendere più di tanto la risposta di Giuseppe Conte al ‘Vaffa Conte’ di Grillo che con un post pubblicato sul suo blog ha di fatto bocciato l’ex premiere a papabile leader del M5S: “Il post di Beppe Grillo non è una delusione solo per me. Questa svolta autarchica credo sia una mortificazione per un’intera comunità, che io ho conosciuto bene e ho apprezzato, di ragazze e ragazzi, persone adulte, che hanno creduto in certi ideali. E’ una grande mortificazione per tutti loro”, ha detto Conte che fino all’ultimo minuto delle 24 ore che hanno seguito la sua conferenza stampa nella quale chiedeva al comico genovese di “scegliere se fare il padre generoso o il padrone”, si era detto “fiducioso e ottimista”. Positività disattesa dalle parole tranchant di Grillo che di lui ha detto: “non ha né visione politica, né capacità manageriali”.

Se andiamo avanti? “Mai indietro”, aggiunge l’ex premier al quale adesso spetta la valutazione della situazione quando già da più parti si parla di scissione all’interno del M5S, con una parte dei deputati grillini che passerebbe al nuovo partito che  Conte si appresterebbe a fondare e un’altra che resterebbe fedele a Grillo. Ma la base è a dir poco disorientata. I commenti di stupore e di critica aperta verso il fondatore parlano di un momento di profonda crisi, difficile da risolvere. 

Conte, che pure era stato investito da Grillo del difficile compito di rifondare il Movimento, ci ripensato, sconfessando l’ex premier che ha stilato un nuovo statuto da sottoporre al voto su una nuova piattaforma diversa da Rousseau, sulla quale invece Beppe Grillo vorrebbe ritornare a far votare gli iscritti per nominare il Comitato direttivo dei 5stelle.

E proprio su questo interviene il reggente Vito Crimi che prende le distanze da quanto scritto dal padre fondatore e garante dei pentasetllati: “Grillo ha indetto la votazione del comitato direttivo impedendo una discussione e una valutazione della proposta di riorganizzazione e di rilancio del MoVimento 5 Stelle alla quale Giuseppe Conte ha lavorato negli ultimi mesi – scrive Crimi in un post su Facebook -, su richiesta dello stesso Beppe. Pur rientrando fra le sue facoltà indire la votazione, non concordo con la sua decisione. Il voto, tuttavia, non potrà avvenire sulla piattaforma Rousseau, poiché questa è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al MoVimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy”.

Beppe Grillo su Facebook replica così al reggente dei 5s Vito Crimi: “Vito, ti ho già risposto ieri in privato con il seguente messaggio:

“Credo che tu non abbia ben interpretato il provvedimento del garante della privacy che ti rimetto. La parte cerchiata in rosso specifica bene che Rousseau può trattare i dati in caso di esplicite e specifiche richieste del movimento. Oltretutto il titolare dei dati può sempre decidere a chi farli trattare. Nessuna galera, dunque. Al contrario sarebbe proprio il votare su una piattaforma diversa che esporrebbe il movimento, e te in prima persona, ad azioni anche risarcitorie da parte di tutti gli iscritti.

Come ti ho sempre detto prima di poter votare su un’altra piattaforma è, infatti, necessario modificare lo statuto con una votazione su Rousseau.

Inoltre nella mancanza dell’organo direttivo l’unico autorizzato ad indire le elezioni dello stesso è il garante, e in quanto tale l’ho fatto secondo le sole modalità possibili previste dallo statuto vigente (art. 4 lettera b). Inoltre il garante della privacy non ha mai identificato in te il titolare dei dati degli iscritti, essendosi limitato a indicarlo genericamente nel movimento, probabilmente a causa della tua controversa reggenza. Il voto dovrà, dunque, essere effettuato su Rousseau”.

Non posso che ribadirti che l’unico modo per rispettare lo statuto attualmente vigente ed evitare più che probabili ricorsi per l’annullamento del voto, rimane fare questa consultazione sulla Piattaforma Rousseau.
Ho chiesto a Rousseau di poter effettuare sulla piattaforma solo due votazioni, quella per l’elezione del Comitato direttivo e quella per la modifica dello statuto, che comunque sarà gestita dal neo eletto Comitato direttivo.
Come ti ho già detto, infatti, solo dopo aver modificato lo statuto attraverso una votazione su Rousseau saremo liberi di usare una nuova piattaforma.
Ti invito, pertanto, ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento. Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie …) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare”.

Insomma, c’è grande confusione tra i grillini. Il movimento sbanda e a questo punto il rischio di scomparire dalla grande scena politica è più che mai plausibile.

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