La piazza del 28 gennaio.

di Guido Occelli. Si torna in piazza, erano anni, tanti anni che non si verificava un’occasione come quella proposta da Fratelli d’Italia, tramite il suo presidente Giorgia Meloni, ad eccezione della sua campagna elettorale di Roma, o altri eventi locali, o circoscritti a questioni ristrette.
Si torna finalmente in piazza per esprimere un unico interesse, qualcosa che riguarda tutti. La Sovranità Nazionale è cosa di tutti, la Sovranità è un termine, un concetto antitetico alla schiavitù. È esattamente il concetto per il quale, insieme a tanti amici e fratelli, intendo partecipare, intendo essere la mia gocciolina insieme a tante altre, unita a quelle che non potranno esserci, insieme a quelle che non se la sono sentita di esserci, insieme a quelle che, sbagliando, non credono di essere utili perchè si credono una gocciolina insignificante e tanti altri. Gli Oceani, le alluvioni e i fiumi in piena sono fatti di goccioline. Chi vive in ville dorate in collina (non parlo di ricchezza condannata a prescindere da molti, ma di quel vivere al di sopra della realtà e delle parti), spesso non si accorge di poche goccioline e si diverte di chi vaga con ombrelli malconci, ma di fronte alla forza delle tempeste, ha ben più terrore di chi è abituato a bagnarsi. Domani si vuole esprimere l’ideale di una società costruita e tutelata in un circolo virtuoso fatto di lavoro, che significa benessere diffuso, fatto di contributi equi e sostenibili impiegati da un sistema che non li logora, ma li utilizza per il bene comune e in onore a una vera e sincera equità sociale fatta di istruzione, salute, investimenti realmente utili e fruibili da tutti, sicurezza e giustizia effettiva e non virtuale. (Come Costituzione intende). Domani in piazza non vorrei sentire facili slogan, ma concretezza, proposte fattibili e concrete, un disegno realistico del futuro del nostro Paese, dilaniato da ideologie auto distruttive, illusorie politiche antipolitiche e antisistemiche che vorrebbero sostituirsi al sistema per diventare la politica e il sistema falsamente alternativo, vuoto e strumentale. Domani è un altro giorno.

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