La mia quarantena.
di Mery Ferro. Essermi trovata chiusa in casa 24 ore su 24 con mio marito e mio figlio è stato il più potente fulmine a ciel sereno.
Era un sabato mattina quando ho vestito mio figlio con il costume di carnevale più in voga in questi ultimi anni, la tutina rossa e le lunghe orecchie nere di un coniglietto che vive in una favola a puntate in cui ogni puntata termina con una morale.
Siamo andati ad una festa aperta a tutti i bimbi della città ed anche se era divertente stare lì pensavo che sicuramente mi sarebbe piaciuta di più la festa di martedì grasso dato che avrebbero partecipato solo mio figlio e i suoi amichetti.
Il venerdì precedente mamme e nonne si erano messe d’accordo per le pietanze da preparare per il brunch, io su due piedi non avevo idee ma siccome la notte porta consiglio, decisi di preparare i biscotti al cocco.
Già alla domenica avevo tutti gli ingredienti in casa quindi li avrei preparati il lunedì sera sul tardi per averli freschi il martedì in tarda mattinata.
E invece il lunedì mattina tutto era già chiuso e tutte le iniziative di aggregazione come le feste per bambini erano sospese e vietate.
Pensai: “Ok, è tutto rimandato di una settimana soltanto. Anche se sarà già tempo di quaresima, non è vietato vestire i bambini con i costumi carnevaleschi e fare un brunch.”
Non fu così perché i giorni sono diventate settimane e il decreto ha iniziato ad aggiornarsi giorno dopo giorno obbligando tutti a chiudersi in casa.
Mio figlio da più di un mese non gioca con un altro bambino perché ci è vietato andare al parco. Inizialmente mi chiedeva se i bimbi sono a nanna ed io gli rispondevo di sì e dopo qualche giorno ha smesso di fare domande.
Poi si è accorto che non andavamo più dai nonni e sentiva solo le voci al telefono quindi mi chiedeva se hanno tanta bua e io gli rispondevo di sì e adesso non fa più domande e si è abituato a sentirli per telefono.
Le nostre giornate prive di vita sociale sono scandite dalla costruzione di torri con i mattoncini e i cartoni animati.
Mio marito è quello che esce per buttare l’immondizia e fare la spesa ed è anche quello che cucina.
Il weekend è dedicato alle pulizie e facciamo ciò che possiamo non potendo più portare il bambino dai nonni.
Le serate le passo a guardare e commentare dei video mentre mio figlio guarda i cartoni animati con mio marito fino a quando si stanca.
È dura per me che sono abituata ad avere una vita sociale e che avendo amici veri, non ho mai sentito il bisogno di guardare una persona che racconta i suoi interessi sui social e provare a fare amicizia diventando una dei followers.
Ma dico sempre a me stessa che ne usciremo.
Mio figlio andrà a scuola, ritroverà alcuni amichetti e se ne farà di nuovi, giocheranno insieme, io riprenderò in mano la mia vita sociale e tutto questo lo ricorderò come un brutto sogno.
Cara Mery, almeno tuo marito cucina… a me mi tocca fare tutto, non ne posso più non vedo l’ora che tutto finisca! Poi però mi riconsolo con il fatto che c’è tanta gente che sta peggio di me e che sta combattendo contro il terribile virus, A volte me ne dimentico…. ma se ci penso ringrazio Dio di come sto e di dove mi trovo, anche se è dura combattere con marito e figli h24!!!
Mi spiace per chi non va d’accordo ma io e il mio compagno ci amiamo alla follia e in questi giorni di quarantena non so dirvi quante volte abbiamo fatto l’amore…
Questa pandemia – a quanto si apprende dai media – sta generando non solo morti e ammalati, ma anche separazioni e divorzi!!!
Tanto c’è l’anonimato e posso dirvi la verità…
Io sto con mio marito solo per salvare la forma e la faccia e questi giorni insieme sono peggio del’inferno, non vedo l’ora di tornare a lavoro dove ho chi mi aspetta!!!
Se si va d’amore e d’accordo questa quarantena è stata – seppure nel male della situazione generale – anche un bene, come è accaduto a me e alla mia famiglia che stiamo in buona salute e che stiamo vivendo questi giorni insieme tanto, ma tanto bene… insieme!!!
Saluti e Baci