La difesa è ‘sempre’ legittima.

di Redazione.  Via libera definitivo del Senato alla riforma della legittima difesa, che così diventa legge dello Stato. Vengono allargate le maglie del principio di proporzionalità tra offesa e difesa, anche se tale principio resta, ovvero non vengono meno le indagini e si deve comunque dimostrare che la difesa è stata, appunto, legittima. Tuttavia, si restringe la discrezionalità del giudice.

DIFESA SEMPRE LEGITTIMA. L’Articolo 1 va a modificare l’articolo 52 del codice penale che disciplina la “Difesa legittima”. Con il nuovo testo si riconosce “sempre” la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi”, “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione”. Affinchè scatti la legittima difesa non è necessario che il ladro abbia un’arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona.

NON PUNIBILE CHI IN STATO DI GRAVE TURBAMENTO. L’Articolo 2 della riforma va a modificare l’articolo 55 del codice penale che disciplina “l’eccesso colposo”. Con il nuovo testo si esclude la punibilità di chi si è difeso in “stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.

SOSPENSIONE PENA SOLO DOPO RISARCIMENTO DANNI. L’Articolo 3 prevede la possibilità di ottenere la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso un furto in appartamento solo dopo che ha integralmente pagato l’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.

PENE PIU’ SEVERE PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO, FURTO E RAPINA. Vengono inasprite le pene per violazione di domicilio e furto in appartamento. In particolare, viene innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per la violazione di domicilio. Quanto al furto in abitazione e scippo, si arriva fino a un massimo di sei e sette anni di carcere. Vengono inasprite anche le sanzioni con un massimo di 2.500 euro (attualmente 2000 euro). Infine, vengono aumentati anche gli anni massimi di carcere per la rapina, fino a sette.

ESCLUSA LA RESPONSABILITA’ CIVILE. Chi si è legittimamente difeso non è responsabile civilmente. In sostanza, la riforma fa sì che l’autore del fatto, se assolto in sede penale, non debba essere obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto in sede civile. Nei casi di eccesso colposo, inoltre, al danneggiato è riconosciuto il diritto ad una indennità, calcolata dal giudice tenendo conto della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato.

PATROCINIO GRATUITO E SPESE DI GIUSTIZIA. La riforma della legittima difesa estende le norme sul gratuito patrocinio (criteri e modalità di liquidazione dei compensi e delle spese per la Difesa) a favore della persona nei cui confronti sia stata disposta l’archiviazione o il proscioglimento o il non luogo a procedere per fatti commessi in condizioni di legittima Difesa o di eccesso colposo. E’ comunque fatto salvo il diritto dello Stato di chiedere le spese anticipate, qualora a seguito di riapertura delle indagini o revoca del proscioglimento, la persona sia poi condannata in via definitiva.

PRIORITA’ NEI PROCESSI. L’ultimo articolo della riforma interviene sul codice di procedura penale affinché “nella formazione dei ruoli di udienza debba essere assicurata priorità anche ai processi relativi ai delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose”.

 

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1 Response

  1. Mao Valpiana ha detto:

    Legittima difesa: vittoria della lobby delle armi! Salvini e la Lega, con l’appoggio prostituito dei Cinque Stelle, hanno ripagato il sostanzioso aiuto ricevuto da chi le armi le produce e le vende, con enormi fatturati. Non è un segreto l’attivismo politico del Ministro tuttofare dimostrato ad Hit Show, la Fiera vicentina di armi e munizioni. E non è un caso se nel cuore della produzione armiera italiana, tra Brescia e Bergamo, la Lega raccoglie una media del 35% dei voti, con punte del 40%.

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