La circolare di Renzi alle scuole: “Parlate bene dell’immigrazione”.

di Grazia Nonis. Durante la seconda guerra mondiale, la Germania si servì del cinema come strumento di propaganda per affermare le idee del Nazionalsocialismo. La manipolazione della realtà da propinare al popolino. Ieri, 3 ottobre, il governo italiano ha fatto pressappoco la stessa cosa: una circolare del Ministero dell’Istruzione, sulla ricorrenza della giornata delle vittime dell’immigrazione, ha “invitato” tutte le comunità scolastiche a discutere e diffondere la cultura dell’informazione, dell’accoglienza, della pace e del rispetto dei diritti umani. Riflettere e dibattere sulla diversità culturale, linguistica, etnica che si crea all’interno di un gruppo all’arrivo di uno o più stranieri, ed all’eventuale discriminazione ed esclusione dei migranti
e dei richiedenti asilo sia in Italia che in Europa. In parole povere, le scuole italiane sono state invitate a far entrare nelle zucche dei nostri studenti un messaggio governativo a senso unico: la conoscenza dell’asilo e della condizione di vita dei rifugiati in Italia e le difficoltà legate al viaggio e le violenze che sono costrette a subire nei paesi di transito. La mancata conoscenza di tali difficoltà “potrebbe determinare una visione distorta del fenomeno, rischiando di alimentare atteggiamenti discriminatori nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati.” Per decisione del governo, approvata dal parlamento, la giornata del 3 ottobre è divenuta “Giornata delle vittime dell’immigrazione” . A tutti gli studenti è stata caldamente consigliata la visione del film “Fuocammare”, trasmesso da Rai3. I nostri ragazzi non sono degli stupidi! Hanno occhi, orecchi, leggono, studiano e, si spera, pensano con la loro testa. Per la malora! Si saranno pur fatti un’idea sulla marea di migranti, clandestini, profughi e rifugiati che si sono riversati in massa sulla nostra penisola. Avranno certamente capito che ci sono profughi che è giusto e doveroso aiutare, e “finti” profughi che ciurlano nel nostro manico. I nostri giovanotti e le nostre giovanette si staranno chiedendo perché il governo li consideri alla stregua di un branco di deficienti ai quali è indispensabile fare il lavaggio del cervello. Anzi, probabilmente tanti di loro pensano l’esatto contrario, e cioè che il lavaggio del cervello sia da fare al governo e non a loro. E chissà quanti di loro già temono il tema su “Fuocammare”. Quelli che non condividono il pensiero del nostro governo saranno costretti a mentire? Che trattamento sarà riservato ai coraggiosi che avranno l’audacia di esprimere un’opposta verità? Dobbiamo temere che i loro scritti potrebbero essere inviati a Roma e messi al vaglio degli inquirenti e i loro nomi schedati? I professori saranno in grado di rispettare l’opinione dei loro studenti, oppure li costringeranno dietro la lavagna infilandogli in testa il cappello del razzista?

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