La Borsa crolla: la Spagna collassa, l’Italia quasi!

Continua a salire il debito pubblico nell’eurozona. Secondo i dati diffusi da Eurostat, nel primo trimestre ha raggiunto l’88,2% del pil contro l’87,3% di fine 2011. Sulle Borse pesano i timori legati alla crisi del debito sovrano dei paesi periferici dell’area Ue con il rischio che possa essere la Spagna ad aver bisogno di sostegno e non solo il suo sistema bancario e i timori diffusi già ieri, di un’uscita della Grecia dalla moneta unica con il Fondo monetario che si potrebbe rifiutare di concedere altri aiuti al paese. Anche in Italia debito in aumento al 123,3%, secondo solo alla Grecia (132,4%) e tocca un nuovo picco storico dal ’95 quando raggiunse il 120,9%. Era al 120,1% a fine 2011. Lo spread Btp-Bund segna un lieve calo a 521 punti base, dopo che la Germania ha venduto titoli a un anno con tasso negativo (-0,054%) e forte domanda. Il rendimento del Btp a 10 anni è al 6,34%. Il divario Spagna-Germania è a 635 punti con il tasso dei Bonos che scivola poco sotto il 7,50% (7,48%). Vola al nuovo record il rischio debito della Spagna misurato dai credit default swaps (cds): sugli schermi Bloomberg, i cds sono saliti di 28,5 punti base a quota 634 punti. La pressione sui titoli di Stato spagnoli ha fatto salire ai massimi storici il rendimento dei Bonos che ha superato il 7,50% (7,55%) spingendo lo spread con il Bund al record di 643 punti base. L’euro è sceso sotto la soglia psicologica di 1,21 dollari per la prima volta dal giugno 2010. La moneta unica viene scambiata a 1,2099 dollari contro gli 1,2200 dollari delle quotazioni Bce di venerdì. L’euro vale inoltre 94,49 yen contro i 95,86 di venerdì scorso.

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