La batosta elettorale della ditta “Tasse & Manette”.

di Giancristiano Desiderio. La ditta “Tasse & Manette” ha preso una bella batosta elettorale. Per dirla con il ministro del giustizialismo è una vera “svolta culturale” dalla quale, però, non si apprenderà nessuna lezione perché la caratteristica principale della sinistra italiana è quella di non imparare mai dai propri errori.

L’Umbria passata da sinistra a destra è qualcosa di più, molto di più, di una semplice vittoria elettorale: è una vera rivoluzione. Se poi si considera che a vincere è Matteo Salvini, ossia quel lupo additato dalla sinistra come il capo del nuovo fascismo e indicato da Giuseppe Conte 2 come la causa di tutti i mali del governo Conte 1, allora, si capisce per chi suona la campana.

Inoltre, se si aggiunge che il centro-destra non è bello come si dice ma è soltanto il meno peggio e che gli italiani pur di togliersi dalle scatole la ditta “Tasse & Manette” sono disposti a prendere ciò che passa il convento, beh, allora, si capisce che la sinistra italiana nella versione più estremista e statalista mai conosciuta è ai piedi di Pilato anche se è a Palazzo Chigi.

Anzi, al punto in cui siamo, più la Ditta, per dirla con Pigi Bersani, è al potere e più è ai piedi di Pilato. Il motivo è abbastanza intuibile: tutto il populismo demagogico, livoroso, risentito, giustizialista, anti-casta che i grillini hanno aizzato e costruito con la propaganda tecnologica della Casaleggio & Associati si riversa per sua natura sulla Casta. 

E chi è oggi la Casta? Quelli che ieri erano l’Anti-casta e che pur di restare al governo si sono sposati con la Casta di Dario Franceschini. È una Nemesi. Il terrore giacobino, anche nella versione cabarettistica e da commedia all’italiana, non si ferma una volta che i giacobini sono andati al governo. Continua fino a quando Crono, il tempo, non avrà divorato tutti i figli della rivoluzione. La prossima sarà la sconfitta in Emilia Romagna quando la famosa mucca nel corridoio, per dirla ancora una volta con Pigi Bersani, apparirà nella (ex) regione più rossa di tutte.

È noto che contro la stupidità anche gli dèi lottano invano. Ma è altrettanto noto che gli dèi accecano chi vogliono perdere. Il governo Conte 2 è nato cieco. L’ho detto in tutte le salse, ma le mie salse non contano nulla. Però, benedetti ragazzi, non ci voleva molto a capire che un governo nato come operazione parlamentare, in cui il maggior partito di governo e il maggior partito d’opposizione si mettevano insieme gridando “al lupo, al lupo”, non poteva poi fare l’apprendista stregone calando l’asso di ben 12 miliardi di tasse e rappresentando la galera per gli evasori come una “svolta culturale” in uno Stato in cui a tutti i cittadini si tolgono pure le mutande.

Ma come è possibile pensare che una maggioranza legale che è minoranza reale possa diventare maggioranza reale-legale tassando la plastica, lo zucchero, l’acqua, l’aria e mettendo in carcere chi suda e lavora?

È evidente che gli elettori, soprattutto quelli già ampiamente delusi proprio dal governo locale che vedono rientrare dalla finestra ciò che avevano cacciato dalla porta, vanno a votare dicendo: “Senti, vai a zappare”.

E, tuttavia, magari lorsignori sapessero zappare. Si salverebbero. Invece, Peppino Conte – uno che viene dalla cosiddetta società civile – ha dimostrato di essere incollato alla poltrona come i tanto ingiustamente denigrati forchettoni della Prima repubblica. E ora proprio la colla è il maggior problema della sinistra italiana nel suo complesso ossia Pd più M5S. Infatti, la Casta degli anti-casta restando al governo come in un fortino vede crescere davanti a sé senza poter far nulla il deserto dei Tartari.

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5 Responses

  1. Paolino-TO ha detto:

    Paragonare l’Italia alla Svizzera è come paragonare la M…A all’ORO!

  2. dario fi ha detto:

    Dividi et impera, così loro i destri, i sinistri e i centrini si prendono gioco del popolo bue! Ma ogni popolo ha il governo che si merita e noi meritiamo di farci spennare come polli, altrimenti c’inventeremo qualcosa per cambiare, invece… tutto sommato ci sta bene così come sta, non pensi?

  3. Walter - Chiasso ha detto:

    Svizzera
    Due settimane di congedo anche per chi adotta
    La pensa così il Consiglio federale, che ha deciso di sostenere il relativo progetto della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale.
    Un Paese civile, politica italiana imparate a sostenere la qualità della vit.
    Ho fatto bene anni fa a fuggire dall’Italia per fortuna altrimenti sarei lì a fare la fame,grazie alle sclete di Romano &C.

  4. carletto ha detto:

    Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! Siamo fatti così, siamo italiani, sempre divisi su tutto, anche in una riunione di condominio sempre divisi pure sul colore delle tapparelle! Per questo siamo fermi al palo a farci spremere come limoni da costoro che si mantengono grazie al nostro lavoro!

  5. Giacomo - TO ha detto:

    La vera “batosta” la prendono ogni santo giorno lavoratori e pensionati, che a fronte di un aumento (non certificato) dell’inflazione tirano la cinghia: non ci si cura i denti, si risparmia sull’alimentazione,…La vera “batosta” è che in ITALIA non esiste purtroppo un’Opinione Pubblica che gandianamente si raduni davanti al Parlamento, con manifestazione continua per un mesetto.
    Oggi gandianamente NESSUNO, scende in piazza. In Francia i gilet gialli esagerano, ma in Italia si esagera non facendo nulla di GANDIANO.
    Parliamoci chiaro, se nessuno (me compreso) riesce ad organizzarsi con altri Cittadini, la batosta è nostra. Coloro che sono ai vertici politici del Paese, non hanno problemi economici, ma la maggior parte dei Cittadini li ha. “i cittadini si tolgono pure le mutande” ma non trovano il Coraggio di scendere in piazza e gandianamente dire Basta.
    Diciamolo chiaramente:Siamo troppo divisi, non siamo solidali l’uno con l’altro, si salvi chi può è il credo.
    Se noi, ognuno di noi non muta il proprio atteggiamento (me compreso) sarà impossibile cambiare il Paese.
    Il Paese siamo noi, se noi lo lasciamo in mano ai Leader di chi è la colpa?
    Democrazia non è votare ogni 5 anni e poi lasciamoli fare. Democrazia è farci sentire Gandianamente, ma farci sentire.
    Loro tassano eccome se tassano e noi accettiamo e corriamo a pagare senza protestare, un pochino di colpa la avremo anche noi (me compreso).

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