Il solito furgone della morte.

Ormai il macabro rituale si ripete con una crudeltà ciclica che rischia di diventare tragica routine: ‘il solito furgone della morte’ che si schianta sulla folla inerme facendo strage di innocenti. Stavolta ‘il solito furgone della morte’ si è scaraventato sulla folla in una delle ramblas di Barcellona, travolgendo molti dei passanti. Sono quattordici le vittime dell’attentato rivendicato dall’Isis, decine le persone ferite nell’attacco.
Ma otto ore dopo l’attentato di Barcellona, con il suo carico tragico di 14 morti e un centinaio di feriti stimati, lo scenario stava per ripetersi nella notte a Cambrils, località turistica della costa a sud-ovest della capitale catalana. La polizia locale in un blitz ha ucciso cinque sospetti terroristi, confermando in un secondo momento che il gruppo aveva investito alcune persone con un’automobile. Ora è vero che non si possono sequestrare tutti i furgoni che ci sono in circolazione, ma è altrettanto vero che il tragico rituale del ‘furgone della morte’ va in qualche modo stoppato. Questi ci hanno dichiarato guerra e ce la stanno facendo con quei pochi ‘mezzi’ di cui dispongono. Se avessero avuto la bomba atomica, l’avrebbero già sganciata sull’Occidente. Ma hanno solo… ‘furgoni’ e ‘kamikaze’! E noi, il grande Occidente che spende e spande milioni e milioni di euro in armamenti e intelligence, ce ne stiamo qui buoni, buoni, a cazzeggiare e a farci scannare come conigli!

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