Il ritorno del Cav. Questo non è un Paese normale.

di Maria Pia Caporuscio. Non si tratta di un film di fantascienza, purtroppo, ma di una tragica realtà. Rivedere la faccia di Berlusconi impazzare sulle televisioni ed essere costretti a riascoltare le balle spaziali, con le quali per venti anni ha rimbecillito una popolazione priva di memoria, che ancora lo sta a sentire, col rischio di ricadere nella trappola mediatica che costui utilizza come una clava, proprio come un incantatore di serpenti utilizza il piffero. Dopo i sondaggi che danno questo Signore in rialzo, bisogna prendere atto che gli italiani sono per davvero un popolo ancora sottosviluppato.
A questo punto non è solo una questione di ignoranza, in cui la popolazione viene tenuta dalla classe dominante, ma sia invece dovuta alla mancanza di responsabilità della stessa popolazione. Non era un mistero per nessuno, che quel signore entrava in politica per non fallire, se non addirittura per non finire in galera per gli innumerevoli processi in corso che aveva, eppure non solo è stato votato dalla maggior parte degli aventi diritto, ma lo si è lasciato al comando per venti anni, permettendogli il ripetersi di abusi di potere e lasciando portare nel nostro Parlamento la peggiore feccia della società. Nonostante gli scandali a ripetizione, i furti e lo sperpero del denaro pubblico, nonostante facesse pagare agli italiani i propri avvocati promossi parlamentari, per farsi fare leggi ad personam e affossare i suoi processi. Nonostante la vergogna versata sulla storia e sulla dignità di un popolo, nonostante lo scherno e il disgusto che il suo comportamento provocava nell’intero pianeta e nonostante si è dovuti ricorrere ad un governo tecnico per recuperare i danni e riprendersi la dignità perduta, di una nazione disonorata dall’immoralità del suo governo, è rimasto venti anni alla guida di questo disgraziato paese. Dopo aver trascinato nella miseria gran parte della popolazione mentre lui diventava uno degli uomini più ricchi del mondo, nonostante avesse costretto un popolo innocente a svenarsi per riparare i danni commessi, trova il coraggio di ripresentarsi a questa stessa popolazione a chiedere ancora di essere rieletto. E oggi, dopo che gli italiani non posseggono più neppure gli occhi per piangere, strangolati dai debiti e sull’orlo del baratro in cui li ha trascinati, questa popolazione è ancora disposta a dargli credito? Pazzesco! Questo paese che dimentica di aver avuto uomini come Pertini: “Chiunque si approfitti della carica istituzionale per risolvere i suoi problemi personali, deve essere cacciato dal Parlamento” non è un paese normale. Evidentemente gli italiani non hanno bisogno solo di istruzione ma di cure psichiatriche, o di bravi meccanici per riparare gli ingranaggi inceppati dentro le teste. Credere ancora alle balle atomiche di questo individuo è diabolico! A questo punto sognare un mondo giusto è pura illusione. A nulla servono gli incitamenti per migliorarci se non a creare illusioni nelle persone oneste. Un’ illusione è stato anche il pensiero di Marx , nel tentare di far capire agli autori delle ricchezze di cui gode la classe dirigente, che era necessario lavorare per i propri bisogni e non per arricchire degli sfruttatori. Come tutti i geni anche lui si era illuso che un bel giorno i salariati si sarebbero accorti di essere schiavi e unendosi avrebbero lottato per spezzare quelle catene, ma questo era solo il sogno di un romantico genio. Evidentemente gli umani amano la schiavitù e restano fedeli al proprio padrone, nonostante tutto. La colpa delle proprie disgrazie la popolazione la deve a sé stessa. Ci si chiede con quale coscienza un uomo si reca alle urne senza informarsi, senza rispettare quello che è un suo sacrosanto dovere: capire l’importanza di quel gesto, assumersi la responsabilità verso sé stessi e i propri figli nell’apporre quella “X”, che non può essere posta su un nome a caso, come purtroppo avviene. E’ da irresponsabili essere impreparati politicamente. Con quel gesto si condanna una nazione al degrado etico ed economico e va condannato chiunque agisce in tal modo. Non si possono giustificare in nome dell’ignoranza gesti di così capitale importanza. Chi non si rende conto che da quella  “X” dipende la salvezza o la condanna dei propri simili, non merita rispetto!

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