Il problema della Fase 2 sono bus e metro!

di Redazione. A Roma in tempi “normali” e ci riferiamo all’ante-coronavirus, salire su un autobus, dopo lunghissime attese alla fermata, era un’impresa che si consumava nello stare uno sull’altro in vetture scassate, sporche e puzzolenti. Idem per la metro, pigiati dentro peggio delle sardine!

Ora, pensare che dal 4 maggio prossimo venturo saremo proiettati nella città ideale, senza traffico e senza smog, con i mezzi pubblici che passano ad orario e che ci siano solo vetture e vagoni a numero chiuso al fine di consentire le distanze di sicurezza tra i viaggiatoriovviamente tutti muniti di mascherine – è pura fantasia. 

Fantasia che alberga nella testa di chi – politici, manager e grandi professoroni – non è mai salito su un mezzo pubblico!

Ma ecco l’altra grande ideona degli “addetti alla riapertura” del paese: un modello organizzativo della società completamente diverso, basato sulla modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro, “scaglionando” gli ingressi a scuole e uffici per contenere l’afflusso verso l’imbarco sui mezzi di trasporto.  Il tutto gestito da una “app” dedicata al monitoraggio sui flussi dei cittadini sui mezzi e alle fermate attraverso le celle telefoniche.

Tutto questo, ammesso e non concesso che funzioni (vedi cosa sta succedendo per ottenere i famigerati aiuti di Stato!), potrebbe andar bene per una “piccola” cittadina di provincia con qualche centinaio di abitanti, non certo per le nostre metropoli dove ogni giorno e a tutte le ore si spostano milioni di persone!

Insomma, dal 4 maggio si salvi chi può, perchè sarà un “gran casino”!

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1 Response

  1. TAXI ha detto:

    Questi grandi “geni” pensano di utilizzare la ‘leva tariffaria’ ovvero il diverso prezzo dei biglietti per evitare ogni tipo di assembramento nel trasporto pubblico!!! ….appunto sono dei “geni”!!!!!

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