Il ‘principio dei vasi comunicanti’ per rinnovare il contratto degli Statali senza maggiori costi per i cittadini.

C’è un’altra bomba ad orologeria innescata sotto la poltrona di Palazzo Chigi e pronta a deflagrare da un momento all’altro: il rinnovo del contratto degli Statali. Il problema è sempre lo stesso: reperire i fondi necessari per dare ai dipendenti pubblici un adeguamento salariale “giusto e dignitoso”. La soluzione all’annosa questione sarebbe molto semplice e soprattutto senza maggiori oneri per i cittadini, se solo Renzi e i Sindacati avessero il coraggio civico di adottarla: il principio dei vasi comunicanti. Ovvero, mettere i dipendenti dello Stato tutti sullo stesso piano, senza distinguo salariale tra Lavoratori di serie A e di serie B, e redistribuire in maniera equa le risorse pubbliche destinate alle loro retribuzione: togliere a chi nello Stato ancora gode,
senza giusta causa, dei famigerati “stipendi d’oro” (dipendenti di Camera, Senato, Quirinale, CSM, Cassazione, Segreterie più o meno particolari dei Ministeri, Regioni a Statuto Speciale, ecc, ecc,) per dare a coloro che invece stanno da sempre alla canna del gas con stipendi da fame, al fine di ristabilire un giusto equilibrio tra tutti i lavoratori dello Stato. Facile, facile. Semplice, semplice.

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