Il PD deve de-renzizzarsi e FI de-berlusconizzarsi, altrimenti spariscono!

Chi critica e attacca a testa bassa Matteo Salvini e la sua politica, evidentemente lo fa soltanto per faziosità o per partito preso – (o perso!?) – perchè non sa o non vuole sentire gli umori degli italiani che, invece, stanno in larghissima maggioranza dalla parte del Ministro dell’Interno e che continuano imperterriti e straconvinti a votare Lega.
Questo il responso dei ballottaggi di domenica scorsa, che ha visto volare il centrodestra a trazione Leghista e franare rovinosamente il centrosinistra a rischio estinzione sia in Toscana che in Emilia. La “zona rossa”, ormai, è solo un ricordo. Il Pd non c’è più! E se il Pd piange, FI non ride! Il partito di Berlusconi, infatti, continua a perdere voti e sopravvive campando sulle spalle sempre più forti di un Matteo Salvini che sprizza forza, grinta ed energia da tutti i pori: incontenibile il leader leghista e capo indiscusso di questo governo ‘giallo-verde’! Non può invece dirsi pienamente soddisfatto il M5s, che contro il centrodestra soffre nei ballottaggi, vince ad Avellino ma perde un po’ a sorpresa Ragusa, unico capoluogo che amministrava in Sicilia. E’ questa la sintesi dei risultati dei ballottaggi. L’affluenza è stata del 47,61%, in calo netto. Al primo turno si era recato alle urne il 60,42% degli aventi diritto. Il quadro politico si sta assestando sul nuovo bipolarsimo M5s e Lega. E se il Pd e Forza Italia vogliono riprendersi la scena, tornare a vincere ed evitare di scomparire, il Pd deve de-renzizzarsi e FI deve de-berlusconizzarsi. Ma devono farlo subito, prima che sia troppo tardi, prima che Salvini e Di Maio si mangino tutta la torta!

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