Il ‘Patto Salva Spesa’ e la Contrattazione Collettiva che non c’è più!

L’inflazione galoppa e i salari frenano. Gli stipendi sono bloccati, ormai da troppi anni, ai minimi storici da contratti che non vengono rinnovati e anche quando vengono siglati da governo e sindacati portano solo qualche spicciolo in più nelle buste paga dei lavoratori, mentre i prezzi al consumo continuano a salire.

Ci sarebbe la Contrattazione Collettiva per far fronte al caro prezzi, tanto reclamizzata dal governo per rimandare al mittente la richiesta di istituire un salario minimo, ma poi si capisce il perchè: gli stipendi, con l’attuale contrattazione, non vengono mai realmente adeguati al costo reale della vita!

Patto salva-spesa in arrivo. Anche con produttori alimentariE così, per non perdere la faccia e soprattutto i voti, il governo Meloni va avanti nella gestione della res pubblica con soluzioni ‘tampone’, senza una strategia lungimirante, l’ultima delle quali il ‘patto salva-spesa’ sul trimestre anti-inflazione.

Il patto prevede un paniere di prodotti alimentari di base e di largo consumo a prezzi ribassati o calmierati.

“Il trimestre antinflazione inizierà domenica, il primo ottobre, con il carrello tricolore – ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – il carrello della spesa che è quello che più colpisce le famiglie italiani con i prodotti alimentari ma anche i prodotti di largo consumo, dell’igiene e per l’infanzia”.

“È importante che inizi domenica e che comprenda l’intero periodo natalizio – sottolinea Urso – per onorare una festività religiosa a cui siamo particolarmente attenti”.

Durante la firma a Palazzo Chigi del patto sul trimestre anti inflazione con le imprese, Giorgia Meloni ha dichiarato: “Questo patto è uno strumento attraverso cui lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo. Un’iniziativa che va al di là del valore economico, è un bel messaggio alla nazione, agli italiani, sulla capacità che l’Italia ha ancora nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi”.

“È un’iniziativa frutto di un confronto durato diverse settimane, che ha portato un risultato concreto, e che dimostra al governo che noi non siamo soli quando ci sono da affrontare dei problemi. Forse dimostra anche al mondo produttivo che c’è una guida, che c’è in questa nazione finalmente un governo che sa ascoltare e che ha l’umiltà di chiedere una mano quando c’è da affrontare situazioni complesse, come la spirale inflazionistica davanti a cui ci troviamo”, ha concluso il premier.

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2 Responses

  1. PERTINACE ha detto:

    Germania, i Verdi prendono milioni di euro dalle Ong che portano immigrati in Italia.

  2. Giorgio Caballo ha detto:

    ITALIA: una Repubblica MONARCHICA – lettera aperta al Capo dello Stato

    Al Presidente della Repubblica – QUIRINALE -00186 Roma

    Egregio Sig. Presidente,

    sono un pensionato che percepisce 987 euro mensili e faccio parte di quella schiera di Italiani che dopo una vita di lavoo, debbo per campare tirare la cinghia. Mi chiedo quanti parlamentari, ministri, sottosegretari,…, hanno mai dovuto vivere con 987 euro mensili. Adesso vedo che persone appena sbarcate, senza aver versato 1 euro all’Erario, percepiscono un mensile superiore al mio: francamente non mi pare molto giusto! Quello che mi chiedo ma una Repubblica non dovrebbe essere diversa dalla Monarchia e costare meno. Pare, leggendo il Bilancio dello Stato, che il Quirinale col suo apparato faraonico: costi molto più della monarchia britannica. Quando Lei si sposta con la sua schiera di funzionari, camerieri, pare si sposti un monarca. Non sarebbe ora di dare un taglio a corazzieri,…, e cercare di risparmiare. Non dimentichiamo gli impiegati del parlamento:NABABBI. Ora aggiungasi questa INCLUSIONE: dobbiamo accogliere tutti, domanda con quali risorse? Milioni e milioni di compatrioti sono in miseria. Nonostante ciò uno sbarca da noi ed il giorno dopo ha diritti, addirittura più diritti di un Italiano. Se il libro del generale VANNACCI sta andando a ruba: un motivo ci sarà. Non si può imporre ad un POPOLO di subire una sostituzione etnica. Carissimo Presidente, siamo in milioni e siamo STUFI, la pazienza sta per finire e ci sono molti modi GANDIANI per ribellarsi. Una volta i presidenti della repubblica si limitavano ad inviare messaggi alle Camere, senza intervenire in prima persona in politica, influenzando il Governo: ormai il parlamento conta meno del due di picche.

    Giorgio Caballo

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