Il Governo dei “migliori”.

di Redazione. “Presidente in bocca al lupo”. All’augurio di uno dei fotografi all’uscita di Mario Draghi dal Quirinale dopo lo scioglimento della riserva, il premier – inaspettatamente – abbassa il finestrino dell’auto e risponde “Crepi il lupo!”, suscitando sorpresa e qualche sorriso tra i presenti e tra coloro che magari si aspettavano un più sinistro e democratico ...viva il lupo!

“Presidente, come dobbiamo comportarci con la comunicazione?”, gli domanda uno dei neoministri in occasione del primo Cdm. L’ex Bce risponde secco: “Vi direi di parlare solo quando avrete qualcosa da dire!”. 

Segnali inconfutabili di chi bada al sodo e alla concretezza, senza fronzoli nè falsi pudori.

Battute a parte, quello appena formato è un Governo nel quale Mario Draghi si è assicurato i Dicasteri più importanti, i ministeri chiave, quelli che contano, ovvero quelli che dovranno dettare la linea economo-finanziaria del paese, piazzandoci i “suoi” e lasciando tutto il resto ai partiti: un po’ per uno non fa male a nessuno! 

Otto ministri sono tecnici. Si tratta in particolare di Marta Cartabia (Giustizia), Luciana Lamorgese (Interni); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica); Daniele Franco (Economia), Roberto Cingolani (Ambiente e transizione ecologica); Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Patrizio Bianchi (Istruzione) e Cristina Messa (Università).

Sono sette i ministri del governo Conte Bis confermati nel governo Draghi, che registra 16 new entry. Tra i 23 ministri del governo Draghi, 17 hanno già ricoperto ruoli di governo mentre sei sono esordienti. Questi ultimi, particolare sono Marta Cartabia, Daniele Franco, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Vittorio Colao e Cristina Messa.

Sono 4 i ministri del M5S del governo Draghi, tre quelli del Pddi Forza Italia e della Lega uno di Leu ed uno di Italia Viva. In particolare sono del M5S Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Federico D’Incà. Del Pd sono Andrea Orlando, Lorenzo Guerini e Dario Franceschini. Di Forza Italia sono Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Della Lega sono Erika Stefani, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia. Di Iv è espressione Elena Bonetti. Di Leu è espressione Roberto Speranza. 

Ma adesso tutti a lavoro, perchè di tempo non ce n’è molto e le potenzialità di Mario Draghi vanno messe a frutto nel migliore dei modi e al più presto possibile, perché c’è da scommettere che alle elezioni del Capo dello Stato, tra un anno, Draghi sarà fatto traslocare al Quirinale, aprendo così la strada alle elezioni.

Ecco tutti i ministri del governo Draghi: 

Luigi Di Maio (M5s) agli Esteri
Terzo governo consecutivo per l’ex capo politico del Movimento 5 stelle con la riconferma alla guida del ministero degli Esteri.

Luciana Lamorgese (Tecnico) agli Interni
Figlia d’arte, prefetto figlio di prefetto, con il varo del Conte bis ha preso il posto di Matteo Salvini al Viminale riportando il ministero nel suo alveo più istituzionale. 

Marta Cartabia (Tecnico) alla Giustizia
Classe 1963, docente di diritto, ha presieduto la Corte costituzionale fra il dicembre 2019 e il settembre 2020. Prima donna a ricoprire quell’incarico dopo 45 presidenti al maschile.

Daniele Franco (Tecnico) all’Economia
Economista è il direttore generale di Bankitalia. È stato capo del Servizio studi e poi Ragioniere generale dello Stato. 

Giancarlo Giorgetti (Lega) allo Sivluppo economico
Varesino di nascita, 54 anni, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nell’esecutivo gialloverde, è il volto moderato della Lega per cui ha sempre tenuto le relazioni con il mondo bancario, finanziario e industriale. 

Stefano Patuanelli (M5s) all’Agricoltura
Triestino, 46 anni e tre figli, una grande passione per il basket, ministro dello Sviluppo economico dello scorso governo. 

Roberto Cingolani (Tecnico) alla Transizione ecologica
Fisico, nel suo curriculum spicca la direzione, dalla nascita, nel 2005, fino a due anni fa dell’Istituto italiano di Tecnologia.

Enrico Giovannini (Tecnico) alle Infrastrutture
Laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma, 63 anni, in passato è stato Presidente dell’Istat e ministro del Lavoro. 

Andrea Orlando (Pd) al Lavoro
Nato a La Spezia, 52 anni appena compiuti ha scalato tutti i gradini del partito Democratico fino a diventare vicesegretario. Torna al governo dopo aver rifiutato l’ingresso nel Conte II. 

Patrizio Bianchi (Tecnico) all’Istruzione
Tecnico prestato alla politica, di area prodiana, 68 anni, ferrarese, ha un curriculum accademico di respiro europeo ed internazionale. E’ stato l’autore del piano, poi ignorato, per la riapertura delle scuole a settembre.

Dario Franceschini (Pd) alla Cultura
Classe 1958, nato a Ferrara da padre partigiano ed ex deputato democristiano è al suo settimo governo. Per lui la riconferma alla guida del ministero della Cultura.

Roberto Speranza (Leu) alla Salute 
Lucano di Potenza, segretario di Articolo Uno ha 42 anni e due figli. Alla guida della Sanità da un anno e 4 mesi è sempre stato per la linea dura, quando si è trattato di decidere su lockdown, chiusure, riduzioni di attività. 

Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa
Lombardo di Lodi, 55 anni legatissimo alla città di cui è stato anche sindaco. Esponente del Partito democratico è stato confermato alla guida della Difesa. 

Cristina Messa (Tecnico) all’Università
Si è laureata in medicina e chirurgia all’università di Milano nel 1986. Ha guidato la Bicocca dal 2013 al 2019. 

Federico D’Incà (M5s) ai Rapporti con il Parlamento
Veneto, 45 anni, appartiene alla vecchia guardia del M5s e strappa la riconferma nel governo Draghi nella stessa casella occupata nel Conte II. 

Vittorio Colao (Tecnico) alla Transizione Digitale
Laureato alla Università Bocconi, ha ottenuto un Master in Business Administration alla Harvard University. E’ uno dei top manager italiani più apprezzati nel mondo. E’ stato amministratore delegato di Vodafone. 

Renato Brunetta(Forza Italia) alla Pubblica amministrazione
Economista e accademico, ha ricoperto dal 2008 al 16 novembre 2011 la carica di Ministro per la pubblica amministrazione e l’Innovazione. È stato capogruppo alla Camera per Forza Italia nella XVII legislatura

Maria Stella Gelmini (Forza Italia) agli Affari regionali
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Dal 27 marzo 2018 è capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Mara Carfagna (Forza Italia) al Sud
E’ stata Ministro per le pari opportunità del Governo Berlusconi IV. Dal 29 marzo 2018 è vicepresidente della Camera dei deputati.

Elena Bonetti (Italia Viva) alle Pari opportunità
Laureatasi in matematica all’Università degli Studi di Pavia ottiene la riconferma nella stessa casella occupata nel govero Conte II.

Erika Stefani (Lega) alle Disabilità
Avvocato, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie dal 1 giugno 2018 al 5 settembre 2019 nel Governo Conte I. 

Fabiana Dadone (M5s) alle Politiche giovanili
Laureata in Giurisprudenza a Torino è stata ministro per la Pubblica amministrazione nel Governo Conte II.

Massimo Graravaglia (Lega) al Turismo
Laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, è stato Sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze e in seguito viceministro dell’Economia nel governo Conte I. 

Roberto Garofoli (Tecnico) Sottosegretario alla Presidenza
Giudice del Consiglio di Stato, è stato Capo di Gabinetto del ministero dell’Economia e delle Finanze, e condirettore della Treccani Giuridica.

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1 Response

  1. Parsifal-NA ha detto:

    CAMBIARE TUTTOI X NON CAMBIARE NULLA: DI MAIO agli esteri la dice lunga sulla continuazione del Conte, siamo nel conte TER al di là dei proclami

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