Il dogma europeista: un disastro assoluto!

di Salvatore Santoru. Mario Monti ha recentemente proposto un vertice europeo straordinario per contrastare il crescente populismo euroscettico, che a suo dire, mira a disintegrare l’Europa unita. Invece di analizzare le cause scatenanti di questo fenomeno, i burocrati di Bruxelles e i nostrani politici, “tecnici” o meno, puntano alla semplice demonizzazione, pur di rimanere ciecamenti fedeli al dogma europeista.
Nessun passo indietro, son necessari i “sacrifici di tutti”, “l’euro è un successo”! Questi gli slogan lanciati dalla “nostra” classe dirigente pur di proseguire nell’edificazione del superstato europeo: poco importa a questi “tecnici” se i sacrifici li fanno sempre i soliti e che l’euro si è rivelato un disastro!!! Ma forse il “successo” dell’Europa unita sta proprio nel suo fallimento: lo scopo è quello di rendere l’Ue sempre più centralizzata al fine di creare lo stato unico d’Europa fondato sull’utopia, anzi la distopia tecnocratica. Sono già operative diverse forze militari europee, come l’Eurogendfor, l’Euromarfor e l’Eufor, anche se manca un vero e proprio esercito, e si vuole una “super Bce” pur di salvare l’euro. Insomma il cosiddetto nuovo ordine europeo è già presente, seppur in modo embrionale. I sacerdoti del dogma europeista hanno detto che la “nuova Europa” sarà la panacea di tutti i mali, ma per esperienza c’è ben poco da aspettarsi. Un’alternativa a tutto questo c’è: uscire dall’euro e abbandonare questo progetto ormai in disuso, e porre le basi per un’altra Europa. L’Europa dell’autonomia e dell’autodeterminazione popolare, l’Europa delle libertà! Ma per i sacerdoti di Bruxelles, secondo i quali non c’è, nè potrà esserci alternativa, affermare ciò è solo populismo.

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