Il contagio della libertà.

di Clemente LucianoMentre dalle martoriate città ucraine di Kiev, Kharkiv, Mariupol, Odessa, Bucha, devastate e brutalizzate dalla feroce e bestiale aggressione di Putin arrivano le tremende immagini dei bombardamenti russi che le stanno letteralmente “spianando”, con la distruzione di edifici residenziali e di chiese, scuole e ospedali, c’è da chiedersi: perchè quella violenta, brutale aggressione della Russia di Putin avviene proprio contro l’Ucraina?

La “narrazione” russa, secondo cui l’Ucraina, esprimendo l’intenzione di entrare nella Nato, potrebbe venire a costituire un pericolo per Mosca, non è minimamente credibile.

Non si comprende,allora,perchè,altri Paesi,come Estonia,Lituania,Lettonia,tutti confinanti con la Russia e con contingenti di truppe Nato presenti da tempo nei loro territori,non hanno mai suscitato l’ira funesta di Putin con la minaccia alla loro indipendenza? E perchè il despota moscovita non ha mai temuto che la Polonia (anch’essa già nella Nato e confinante con la Russia) potrebbe – volendo – minacciare la Russia?

La risposta, in fondo, é semplice: l’ipotetica adesione di Kiev alla Nato non c’entra nulla.In realtà per il sanguinario despota russo l’Ucraina andava rimessa in riga seguendo il “trattamento” già riservato dall’Urss all’ Ungheria nel 1956 e a Praga nel 1968. Kiev, agli occhi di Putin, rappresentava sì un pericolo, ma non un pericolo militare, bensì il pericolo di un contagio. Il contagio della libertà.

Negli anni dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi,l’Ucraina si é mostrata capace,a differenza della Russia, di fare i conti,storicamente e culturalmente,con la realtà del passato comunista.Un passato,oltretutto,che per essa,negli anni ’30,ha significato una feroce collettivizzazione della terra con un massacro premeditato di più di 6 milioni di persone per decisione del potere comunista sovietico.

La società ucraina è stata sempre priva di pregiudiziali sospetti verso l’Occidente;quei sospetti che,invece,la Russia,già dai tempi degli Zar,ha sempre nutrito verso l’Europa. L’Ucraina è stata anzi aperta alle molteplici influenze occidentali,a nord attraverso la Polonia,e a sud attraverso la grande metropoli marittima di Odessa,con la sua vivacissima vita commerciale e intellettuale.

L’Ucraina si è posta come nazione aperta,inclusiva,non etnica.Non è un caso che il suo presidente sia un ebreo.L’Ucraina è Paese moderno,attratto dall’Occidente e dal suo modello di “Società aperta”. È questo sfondo storico,questa vitalità sociale,che spiegano la capacità dell’Ucraina di uscire dalla brutale cappa di piombo dell’economia statalista del periodo sovietico.Ed è proprio questo contesto storico e culturale che ha consentito a Kiev di riuscire a stabilire un regime passabilmente democratico dopo essersi liberata dei tentativi di Mosca di imporre il suo protettorato.

Quando l’Urss è crollata,si è sperato in una sua riconvergenza con l’Europa e i valori dell’Occidente.Questo processo è per ora fallito:la ferita impressa dalla Rivoluzione del 1917 non è stata ricomposta.L’Ucraina,al contrario,è un grande Paese,è un cuore del mondo slavo.L’Ucraina,pur attraverso mille difficoltà ha dimostrato di saper gettarsi alle spalle il passato comunista e di voler intraprendere un cammino che la porti a ricongiungersi con la società e la cultura dell’Europa democratica.Ed è allora precisamente questo che a Putin appare intollerabile,una cosa da cancellare in ogni modo.

L’Ucraina ha avuto un ruolo essenziale nella cultura russa(si pensi ai grandi scrittori ucraini Gogol e Bulgakov (del primo proprio in questi giorni ricorrono i 170 anni dalla morte)i cui romanzi sono capolavori assoluti della letteratura mondiale)e che pure ha fatto parte del centralismo statuale russo poi sfociato nel comunismo. L’Ucraina,tuttavia,ha rifiutato il vincolo e il lascito con quel passato.L’Ucraina e gli ucraini hanno rifiutato i sogni legati a un tempo andato che invece ancora ossessionano la mente malata del padrone del Cremlino.

L’Ucraina ha rifiutato di sottostare al fascino della narrazione della “Grande madre Russia”,perchè il prezzo sarebbe stato quello di restare una società economicamente arretrata governata da un despota e da una cricca di lestofanti suoi amici.La storia della Nato è un puro pretesto.L’Ucraina attuale va spenta perché dà il cattivo esempio,perché l’Ucraina è libero pensiero,perchè Putin deve dimostrare alla sua opinione pubblica che l’unico destino possibile per la Russia è quello che lui incarna.Che dopo il comunismo la storia della Russia non prevede che possa esserci la libertà.

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9 Responses

  1. Durban ha detto:

    È interessante vedere come le notizie false che i media mainstream hanno fabbricato per Trump siano praticamente le stesse fabbricate contro Putin. Ieri gli organi mediatici scrivevano che Trump soffriva di scatti d’ira dovuti agli sterodei. Oggi gli stessi media scrivono la stessa identica cosa per Putin. Ieri la macchina della menzogna mediatica scriveva che Trump soffriva di Parkinson e oggi la stessa macchina pronuncia la stessa menzogna contro Putin. Ieri i professionisti della menzogna scrivevano che il circolo più stretto di Trump “stava crollando” e oggi scrivono la stessa identica cosa riguardo a Putin. C’è la stessa identica regia dietro questa campagna diffamatoria nei confronti di Trump e Putin.
    La regia è quella dei poteri globali che hanno fatto di tutto pur di rimuovere coloro che erano e sono tuttora considerati i più grandi avversari del mondialismo. La ragione per la quale l’operazione terroristica del coronavirus non è riuscita a partorire il Grande Reset globale è proprio questa. Il Nuovo Ordine Mondiale ha trovato sulla sua strada Trump e Putin. L’alleanza tra Stati Uniti e Russia è stato ciò che ha impedito al mondo di precipitare nel baratro della schiavitù globale.
    https://t.me/InevitableET/5743

  2. carlotta ha detto:

    C’è un’altra chiave di lettura molto interessante riguardo all’offerta di acquisto che Musk ha presentato per rilevare il 100% delle azioni di Twitter. Se gli altri azionisti, ovvero i fondi Vanguard e Blackrock, dovessero rifiutare questa opa di Musk, l’imprenditore di Musk venderebbe il suo pacchetto di azioni del 9% e farebbe letteralmente crollare ciò che resta di Twitter. A questo punto, la finanza internazionale sembrerebbe messa all’angolo. Se rifiuta l’offerta di Musk, perderebbe Twitter. Se l’accetta, lo perderebbe comunque. Nel caso di un probabile rifiuto di Vanguard e Blackrock, il social di Trump, Truth, riceverebbe una spinta enorme perché tutti gli utenti che hanno abbandonato Twitter e quelli, sempre meno, che ancora ci sono rimasti andrebbero in massa verso Truth. Di fronte a questo scenario, non è affatto remoto pensare che Musk stia giocando questa volta dalla parte di Trump.

  3. Alessia ha detto:

    na premessa. Non guardate queste immagini se siete facilmente impressionabili. Sono le immagini dei crimini di guerra commessi dai nazisti di Azov nel Donbass. Sono le immagini sui quali i media italiani e internazionali hanno calato una vergognosa coltre di silenzio. Donne e bambini sono stati barbaramente uccisi in quella regione dell’Ucraina e l’Unione europea si è voltata dall’altra parte mentre sosteneva e sostiene tuttora un regime che si è macchiato di orrendi crimini contro i civili del Donbass.

    Il regime nazista di Kiev ha le mani sporche del sangue delle vittime innocenti del Donbass e quel sangue ricade sull’Unione europea e i regimi di Macron, Draghi e Scholz che sostengono Zelensky. Ci si chiede anche dove sia Liliana Segre e la comunità ebraica che ogni anno ci parlano della “giornata della memoria” quando oggi, non 80 anni fa, in Europa ci sono dei nazisti dichiarati che uccidono degli innocenti. Coloro che vogliono ricordare sono gli stessi che oggi vogliono dimenticare il genocidio compiuto dai nazisti ucraini nel Donbass.
    https://t.me/thisistotallynotacallforhelp/170?single

  4. Santino ha detto:

    Ancora sono da chiarire le cause dell’incendio sull’incrociatore russo Moskva. Si pensa ad un possibile sabotaggio forse perpetrato da qualche incursore dei famigerati paramilitari dell CIA. Questa azione da un punto di vista militare non sposta assolutamente nulla riguardo all’Ucraina. La mia personale sensazione è che sia stata fatta per distrarre l’attenzione dall’avanzamento dei russi a Mariupol che in pratica hanno ormai ripulito l’area dai nazisti di Azov. L’Occidente per quasi due mesi ha montato una ridicola propaganda mediatica per far credere che la Russia stesse perdendo in Ucraina e ora il cerchio si sta chiudendo. Le menzogne della carta stampata non possono cambiare la realtà fattuale. Il blocco Euro-Atlantico ha ricevuto una sconfitta tremenda in Ucraina e l’era dell’atlantismo si è definitivamente conclusa.
    https://www.rt.com/russia/553862-moskva-fire-warship-ukraine/

  5. Vannj ha detto:

    Tutti rammentano i toni trionfali usati dal governo cinese per annunciare al mondo che il virus Covid-19 era stato definitivamente sconfitto. Il Partito comunista si auto-attribuì il merito della (presunta) vittoria, giacché proprio il PCC, sotto l’illuminata guida di Xi Jinping, avrebbe fatto terminare la pandemia nata a Wuhan grazie alla sua efficienza e all’indefessa opera di vigilanza.
    Fummo allora inondati da fotografie della Grande Muraglia invasa da migliaia di persone in libertà, e il governo di Pechino diffuse anche la notizia della ripresa del turismo di massa, o almeno di quello interno. In Occidente gli ingenui – e furono parecchi – si affrettarono a lodare la Repubblica Popolare per l’efficacia della sua politica anti-pandemica, basata soprattutto su continui e massicci lockdown e privazioni delle libertà personali.

  6. Saverio-MS ha detto:

    Una ulteriore dimostrazione che Marine Le Pen non rappresenta in alcun modo una minaccia per il potere globalista, ci viene da questa sua ultima dichiarazione. La Le Pen afferma che in caso di vittoria al ballottaggio con Emmanuel Macron porterà la Francia fuori dalla NATO, ma la lascerà invece dentro l’euro e l’UE. Siamo di fronte al paradosso politico, o meglio alla presa in giro della Le Pen degli elettori francesi. È semplicemente impossibile uscire dalla NATO senza prima passare dall’uscita dell’euro. Per potersi liberare dalle catene che legano uno Stato ai poteri transnazionali, occorre necessariamente riprendersi la sovranità monetaria. Senza la moneta si è alla mercé dei mercati finanziari e della loro elemosina che viene prestata agli Stati in cambio della loro completa sottomissione al volere delle banche. È impensabile quindi pensare di uscire dal patto Atlantico quando si è ancora esposti sul lato della schiavitù monetaria. Questa è l’ennesima dimostrazione che Marine Le Pen è completamente integrata nello stato profondo d’Oltrealpe. La scossa all’UE non verrà dalla Francia. Continuiamo a guardare con attenzione all’Italia perché la Penisola sarà l’ago della bilancia di tutti gli equilibri geopolitici ed economici d’Europa.

  7. Hurican ha detto:

    Probabilmente molti hanno già famigliarità con Giuliano Ferrara. L’elefantino da sempre invaghito dello stato profondo di Washington e completamente prono alla causa del sionismo internazionale. Appartiene alla vecchia scuola dei neocon italiani che non sono altro che una succursale dei neocon statunitensi quali Paul Wolfowitz, Dick Cheney, Donald Rumsfeld e John Bolton. Sono gli uomini che concepirono le guerre in Medio Oriente e sono gli uomini che alla fine degli anni 90 parlavano della necessità di un evento come l’11 settembre per poter scatenare l’inferno contro i “nemici” di Israele. Ferrara è completamente devoto a questi poteri ed è stato il loro rappresentante, in tutti i sensi, più ingombrante. Ferrara era colui che parlava di un fantomatico pericolo “antisemita” e oggi lo ritroviamo qui a tessere le lodi dei tagliagole nazisti di Azov. La crisi in Ucraina è servita a rivelare un’alleanza molto antica e sconosciuta ai più. È l’alleanza tra il sionismo e il nazismo.

  8. Flavio Ezio ha detto:

    Qui abbiamo un altro personaggio che ci dimostra tutto il declino e il doppiogiochismo della ex Lega sovranista di Matteo Salvini. Marco Zanni definisce “disperata” la mossa della Russia di rastrellare oro sui mercati per dare forza al rublo. Evidentemente Zanni soffre di una profonda amnesia dal momento che fino a poco tempo fa la Lega era fermamente contraria alle sanzioni alla Russia e addirittura faceva viaggi a Mosca indossando le magliette di Putin, ormai probabilmente abbandonate in qualche cassetto di via Bellerio. Lo stesso Zanni era colui che fino a poco tempo fa accusava, giustamente, Draghi di dire scempiaggini per poi srotolargli il tappeto rosso e definerlo ossequiosamente “professore” quando l’uomo del Britannia entrava a palazzo Chigi. La Lega si è servita di personaggi come Marco Zanni, Francesca Donato, Claudio Borghi, Antonio Maria Rinaldi e Alberto Bagnai per poter raccogliere l’enorme bacino di elettorato sovranista e portarlo poi tra le braccia del sicario del Britannia. La Lega è il partito che si è macchiata del più grave tradimento contro l’Italia e gli Italiani che avevano consegnato le loro speranze per potersi liberare dalle catene dell’euro. La Lega è il partito che finirà più rovinosamente nella polvere della storia.

  9. Rovere-PORTA PALAZZO -TO ha detto:

    Il centro Simon Wiesenthal in Canada denuncia apertamente il governo canadese per la sua decisione di addestrare le truppe naziste del battaglione di Azov. A questo punto, viene da chiedersi perché mai le varie associazioni ebraiche in Italia che negli anni scorsi denunciavano fantomatici rigurgiti “antisemiti” oggi siano silenti di fronte al sostegno del regime di Draghi ad un altro regime che annovera tra le sue fila assassini nazisti con la svastica sul petto. Il silenzio di queste comunità ebraiche di fronte alla manifestazione della prima vera minaccia nazista in Europa dal dopoguerra è assordante.

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