I ricchi sempre più ricchi. I poveri sempre più poveri.

di Maria Pia Caporuscio. Purtroppo è diventata una regola per chi governa l’Italia! Si giura sulla Costituzione di rispettarla e farla rispettare in ogni sua parte e poi si fa di tutto per ucciderla. E’ vergognosa la macchinazione mediatica di cui si servono i potenti di turno per ingannare i cittadini, trasformando gli abusi in cosa buona e giusta.
E’ diventato questo il compito dei “moderni” governi: fare in modo che i ricchi siano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma ancora più vergognosi sono i media che si lasciano comprare, tradendo se stessi, i connazionali e la professione. Lo scopo di capovolgere la realtà è quello di abituare i cittadini poco alla volta, ad accettare la crocifissione come inevitabile. Chi è contro questa macchinazione viene accusato di essere contro il progresso e definito “populista” quasi fosse un’offesa curare gli interessi dei cittadini invece di curare (come fa questo governo da operetta) quelli del partito, delle banche, se non addirittura quelli personali, per cui sono loro contro il progresso e la civiltà, sono proprio loro populisti e anti-politici! Se “decisionismo” significa sbrigarsi nel fare leggi per calpestare la Costituzione, distruggere il lavoro, creare disoccupazione, precariato, lavoro in nero, cancellazione dei diritti, privare del futuro i giovani, creare miseria, costringere la gente ad elemosinare un lavoro, a diventare schiava dei padroni, sarebbe opportuno “decidere” meno e far prevalere la riflessione e la conoscenza. Le leggi non sono una scommessa a chi arriva primo, altro che porre la fiducia, le leggi vanno pesate, studiate, analizzate e digerite, perché da esse dipende la qualità di vita di milioni di persone. La cosa più assurda è che questo abominio lo chiamano “progresso” ma se questo è il progresso, se è questo il nuovo, è meglio tenerci il vecchio: seminare miseria e infelicità precarizzando l’esistenza stessa dei cittadini non è progresso ma un crimine! Ci si chiede perché solo ai lavoratori sarebbe vietato un lavoro fisso, mentre lor signori vogliono restarci a vita nelle stanze dei bottoni? Cosa li autorizza a credersi diversi dagli altri? Tutti i lavoratori hanno il diritto ad avere un posto fisso, tanto più che guadagnano in un anno quello che loro guadagnano in un mese: vergogna! Necessita lottare per un ritorno alla normalità, per riappropriarci dei sacrosanti diritti, di un lavoro sicuro, di uno stipendio adeguato. Dobbiamo riprenderci tutto quello che questi “decisionisti” ci hanno tolto. Se lo Stato siamo noi non dobbiamo subire contro-riforme. Non dobbiamo permettere una democrazia sfigurata, la Democrazia deve essere fondata sulla logica, sulla ragione, sulla giustizia sociale, sulla parità di diritti, sulla fatica dei lavoratori, sempre disprezzati dalla casta (o cosca) benché debbano proprio ai lavoratori i privilegi di cui si sono circondati e che è necessario abolire!

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