Grazie Paolo per essere stato sempre uno di noi!

di Yvan Rettore. Per quelli della mia generazione, Paolo Rossi e la Nazionale campione del mondo nel 1982, hanno rappresentato qualcosa che andava ben oltre una semplice affermazione sportiva.

Paolo Rossi era uno di noi, una persona comune, sicuramente non un VIP.

Ha dimostrato umiltà sia dentro che fuori dal campo e il riscatto che dette al Paese a suon di gol in quella straordinaria estate del 1982 è ancora nel cuore e nella mente di tutti gli italiani che ebbero la fortuna di vederlo in campo.

Sì, perché pochi ricordano le avversità che quest’uomo gentile e garbato aveva dovuto subire prima dei mondiali: dalle traversie giudiziarie per la vicenda del calcio scommesse a quasi due anni di fermo assoluto, oltre alle polemiche di certa stampa sportiva per la testardaggine del friulano Bearzot di convocarlo ai Mondiali.

Paolo Rossi dimostrò che la classe non è acqua e che se ce l’hai davvero torna comunque, perché si può provare a fermarlo una volta, ma non ci si può riuscire sempre e di continuo.

Questo mi insegnò quel grande campione in quella folle estate del 1982 e sotto sotto ci avevo sempre sperato fin dai tempi in cui lo avevo visto giocare nel Vicenza, quando da solo seppe fare grande una squadra a suon di gol.

Grazie Paolo per essere stato sempre uno di noi!

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1 Response

  1. Elviretta'77 ha detto:

    Ancora co sta storia di “uno di noi”!? Ma come fa un miliardario, uno che ha avuto tutto e di più dalla vita, ad essere uno di noi che campiamo di stenti nell’anonimato più profondo?

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