Giovani: Pensione a 70 anni con un assegno minimo di 650euro.

‘Ipotesi Pensioni’ del Governo ai Sindacati: i giovani che sono interamente nel sistema contributivo e hanno avuto carriere discontinue, in futuro, potrebbero andare in pensione prima dei 70 anni e con 20 anni di contributi avendo maturato un trattamento pari a 1,2 volte l’assegno sociale (448 euro), invece dell’attuale 1,5. E’ questa la linea guida proposta dal governo al tavolo con i sindacati.
In sostanza, la soglia verrebbe ridotta da 1,5 a 1,2 e quei giovani uscirebbero con un assegno minimo di circa 650-680 euro, perché verrebbe aumentata anche la cumulabilità tra assegno sociale e pensione contributiva. Infatti, per quanto riguarda l’aumento della cumulabilità dell’assegno sociale, l’indicazione presentata dal governo ai sindacati è quella di portarla dall’attuale un terzo al 50% (quindi 224 euro). Il meccanismo è rivolto ai giovani che hanno iniziato a versare i contributi dal primo gennaio 1996 e che avranno dunque pensioni interamente contributive. Ma allora la domanda sorge spontanea: se la mia pensione sarà di pari importo a quella sociale, tanto vale lavorare in nero e aspettare i 70anni per riscuotere ‘comunque’ la pensione sociale, perchè versare i contributi?

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