Zichichi: Ha fatto bene Trump a non firmare gli accordi di Parigi sul clima.

Antonio Zichichi, celebre scienziato italiano noto ai ‘non addetti ai lavori’ soprattutto per aver tradotto in termini semplici, comprensibili e accessibili al grande pubblico, specie quello televisivo, i complessi temi della scienza, interviene, in una intervista rilasciata a Libero, su una delle grandi emergenze planetarie, quella del clima.
Invitando a distinguere tra inquinamento e clima e a stare in guardia da chi teorizza una responsabilità umana come principale causa del cambiamento climatico: “L’errore sta nel fare confusione tra inquinamento e clima. Un conto è l’inquinamento, che significa immettere veleni nell’atmosfera, fenomeno di cui è responsabile l’uomo e che si può e si deve combattere. Altro è l’evoluzione del clima. Io sostengo che i motori che contribuiscono all’evoluzione climatologica sono tre: l’oceano globale (la superficie liquida del pianeta), la superficie solida (terra, alberi ecc.) e l’attività umana. Quest’ultima incide al massimo per il 10%. È corretto ignorare il 90% dovuto a effetti naturali, come ad esempio le macchie solari, i vulcani, i raggi cosmici? L’attività umana ha un effetto dieci volte meno importante di quelli della Natura. Ha fatto bene perciò Trump a non firmare gli accordi sul clima sottoscritti a Parigi, in quanto i modelli matematici che descrivono l’evoluzione del clima erano e sono privi di credibilità scientifica. L’evoluzione del clima è una realtà che dipende da tante variabili e non può essere descritta usando modelli matematici con un enorme numero di parametri liberi come fanno molti climatologi. Il padre di questa matematica, John von Neumann, insegna che con appena 4 parametri liberi è possibile costruire un modello matematico il quale dimostra che gli elefanti volano. Oltre ai numerosi parametri liberi i climatologi dimenticano Galilei: i loro modelli non hanno alcuna conferma sperimentale. Il padre della Scienza moderna insegna che la matematica da sola non è lo strumento con cui possiamo dimostrare di avere torto o ragione”. In quanto al fatto che alcuni scienziati internazionali abbiano sottoscritto una sua petizione contro le ‘eco-bufale’ senza conoscerne o condividerne le sue tesi, il professore è netto: “Esistono sorgenti di informazione nelle quali non c’è una sola persona che sia autore di scoperte e di invenzioni. Sono persone che parlano di Scienza senza averne mai fatta. Enrico Fermi insegna che queste persone sono esempi di Hiroshima culturale e non meritano risposte. Se poi qualcuno ha sottoscritto un documento senza leggerlo, impari a leggere prima di firmare. Gli scienziati che partecipano ai Seminari di Erice sono pienamente a conoscenza delle mie tesi come dimostra la testimonianza dell’Ingegnere Pracanica. E le mie critiche scientifiche ai modelli climatologici sono nei volumi pubblicati dalla World Scientific, la più prestigiosa casa editrice scientifica”.

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