Tutti pazzi per Trump e Putin!
Comunque, un segnale rassicurante in questa direzione arriva dal leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che in un’intervista esclusiva al settimanale francese, Journal du Dimanche, si dice “abbastanza ottimista” sul presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e aggiunge che la comunità internazionale ha bisogno di “uomini forti” come lui e il leader russo, Vladimir Putin e liquida come “un fallimento assoluto” il bilancio dell’Ue. “La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come loro (Trump e Putin). Li considero un beneficio per l’umanità”, ha sottolineato. Per Grillo, la politica estera dell’amministrazione Obama è stato “un disastro” e “il sogno del mondo intero” è che due “giganti” come Stati Uniti e Russia dialoghino. “Trump sembra moderato, i media hanno deformato il suo punto di vista”. “Ho letto uno dei suoi libri – aggiunge Grillo – nel quale scrive cose sensate sulla necessità, per esempio, di riportare l’attività economica all’interno degli Stati Uniti”. Anche l’Italia deve adottare misure protezioniste per potenziare il ’made in Italy’. Quanto all’Unione Europea, “il suo bilancio è un fallimento totale. È un apparato enorme, con due Parlamenti, a Bruxelles e a Strasburgo, per accontentare i francesi… Sono a favore di un’Europa diversa, in cui ciascuno Stato possa adottare il proprio sistema fiscale e monetario“. Ma non sarà che il comico genovese e leader indiscusso dei 5stelle dopo ‘il passo in dietro e i due passi in avanti’, sta seriamente pensando di candidarsi al governo del Belpaese? Neanche il tempo di pensarci sù, che poco dopo arriva la retromarcia di Grillo che smentisce buona parte dell’intervista rilasciata al settimanale francese e dando la colpa ai traduttori: “Ci risiamo con i traduttori traditori – ha detto – Non ho mai detto che servono uomini forti come Trump e Putin, piuttosto ho spiegato come la presenza di due leader politici di grandi Paesi come Usa e Russia predisposti al dialogo è un punto di partenza molto positivo, perchè apre a scenari di pace e distensione”.
BEPPE GRILLO PUBBLICA SUL BLOG L’INTERVISTA INTEGRALE AL JOURNAL.
La politica estera degli Stati Uniti è stata un disastro sotto Obama. Se Trump ha voglia di convergere con Putin, di rimettere le cose sulla giusta strada, non può che avere il nostro appoggio. Due giganti come loro che dialogano: è il sogno di tutto il mondo! Eravamo in guerra fredda, con l’arma nucleare. La politica internazionale ha bisogno di statisti forti come loro. Considero questo un vantaggio per l’umanità. Putin è quello che dice le cose più sensate sulla politica estera. L’embargo verso la Russia ci costa sette miliardi di euro l’anno. Siamo a favore della revoca delle sanzioni contro Mosca. E se Donald Trump vuole uscire dalla NATO, che lo faccia!
Farsi un’idea di quello che sta succedendo in Siria è estremamente complicato: dipendiamo da un’informazione manipolata fin dall’inizio. Il quadro è confuso. Sembra che la situazione si stia risolvendo con l’intervento degli USA e soprattutto della Russia, ma non sono un esperto.
La nostra prima misura sarà l’istituzione di un reddito universale incondizionato, equivalente a un minimo per la sopravvivenza, ossia 800 euro al mese, secondo le statistiche. Ma potrebbe essere un po’ più alto. Abbiamo quattro milioni di poveri oggi, che raddoppieranno nei prossimi cinque anni. In dieci anni, la metà delle professioni oggi conosciute spariranno a causa del progresso tecnologico… Potremmo farlo domani, sopprimendo tutti gli ammortizzatori sociali e i sussidi di disoccupazione. Voteremo inoltre leggi anti-corruzione, riforme fiscali a favore delle piccole e medie imprese, misure protezionistiche per difendere il “Made in Italy”. Poi organizzeremo un referendum sull’euro: quale migliore espressione della democrazia, oggi, del referendum? La Brexit è stata un referendum chiaro: sì o no. Sembrava che la Gran Bretagna dovesse affondare, che sarebbe stata una catastrofe… Non è successo niente di tutto questo, anzi: la Gran Bretagna oggi sta ancora meglio!
No. Ha commesso un errore e l’ha ammesso. A discolpa di Virginia, bisogna dire che la macchina della corruzione di Roma funziona in modo, diciamo, “democratico”: dal gradino più basso a quello più alto della scala. E Raffaele Marra non era il numero due, ma un funzionario tra tanti. Abbiamo provato a inserire all’interno di questo sistema persone a esso estranee. Virginia Raggi si è fidata di una persona, Raffaele Marra, che governava questa macchina già da diversi anni. Poi, si è resa conto del suo errore e si è scusata. Adesso si passa ad altro.
Se l’esercizio del potere significa corruzione, è un merito essere accusati di essere dilettanti. A Livorno e a Torino, altre città governate da noi, la situazione è buona. Siamo professionisti, ma non siamo in vendita.
Sì, ma non ritrovo più lo spirito dell’Europa. Il suo bilancio è un totale fallimento. Si tratta di un apparato enorme, con due parlamenti, a Bruxelles e a Strasburgo, per far piacere ai francesi. L’Europa è nata con Jean Monnet, poi si è trasformata con la CECA, l’Euratom e la CEE. Mi piaceva questa parola, “comunità”. E poi l’abbiamo chiamata “Unione”, per la moneta, che dovrebbe essere comune e non unica. Sono per un’Europa diversa, in cui ogni Stato possa adottare il proprio sistema fiscale e monetario. Auspico l’emissione degli eurobond, un euro svalutato del 20% per i paesi del sud dell’Europa, la protezione dei nostri prodotti rispetto a quelli che provengono dall’estero, una revisione della regola del 3% di deficit budgetario.
Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno deciso di giocarsi la loro personale partita alle elezioni europee sull’immagine del duello: Giorgia…
A in quanto a battute sono i primi al mondo, peccato che poi per fare un metro ci impiegano 50…
Solo chiacchiere e slogan: i migranti continuano indisturbati ad invaderci
Giorgia aveva promesso di eliminare la legge fornero, ebbene dopo due anni del suo governo nulla è cambiato e se…
Promettono mari e monti, ma poi una volta eletti ti accorgi di quanto siano false le loro promesse... e sono…