Flat tax, Pensioni, Reddito cittadinanza, Migranti: la road map dell’esecutivo giallo-verde.

Procede a tappe forzate il lavoro dei tavoli tecnici di Lega e 5Stelle per mettere a punto il programma di governo ‘giallo-verde’. Non ci saranno forzature sul deficit.

L’obiettivo iniziale è quello di rispettare i target e non superare l’1,5%. Se ci sarà necessità di sforare sarà discusso con la Ue perché non c’è nessuna volontà di forzare contro i partner europei. L’idea è quella di “procedere con garbo” da parte di un governo che sarà “razionale e ragionevole”.
Flat Tax, nasce una “tassa a doppia aliquota” ma con quattro scaglioni, modulati grazie alle deduzioni. La proposta conferma l’aliquota al 15% per i redditi famigliari fino a 80mila euro, e ne prevede una al 20% per quelli superiori. Ma la prima aliquota produrrà un triplice effetto per il gioco delle deduzioni da 3mila euro: spetteranno a tutti i componenti della famiglia se il reddito complessivo non supera i 35mila euro, saranno limitati agli attuali famigliari a carico (il coniuge che non lavora e i figli) nella fascia 35-50mila euro e scompariranno sopra quella quota. La deduzione fissa cancellerebbe le attuali detrazioni tranne quella sui mutui per la prima casa e gli sconti fiscali per le ristrutturazioni avviate. 
Imprese, prevedibile l’introduzione di un sistema per favorire le aziende, anche attraverso la decontribuzione per incrementare l’assunzione dei giovani. Inoltre: abolizione dell’onere della prova in materia tributaria e pace fiscale con un sistema di rottamazione delle cartelle esattoriali fino a 100mila euro.
Pensioni, la convergenza M5S-Lega sembra quasi piena: superare la riforma Fornero con l’introduzione della “quota 100” come somma di età e anzianità accompagnata anche dalla possibilità di andare a riposo dopo 41 anni di lavoro.
Reddito di cittadinanza, si parte dalla riforma dei centri per l’impiego (costo: 2 miliardi) e si prosegue con l’introduzione di una forma di sostegno al reddito per chi è sotto la soglia di povertà sul modello del “reddito di autonomia lombardo” integrato con percorsi di formazione e inserimento lavorativo.
Buona scuola, prevista una sanatoria per i 55mila maestri non laureati e i 10mila precari con oltre tre anni di servizio.
Giustizia, la volontà è quella di normare il conflitto d’interessi, anche per placare i forti malumori della base dei 5Stelle sull’ipotesi di accantonare il tema per evitare l’ostilità di Forza Italia. In prima battuta l’incompatibilità con i ruoli politici per chi matura condanne per mafia e altre forme di criminalità.
Migranti, l’intesa c’è sulla revisione del regolamento di Dublino e su regole più stringenti per l’accoglienza dei migranti economici, ma la Lega chiede il pugno di ferro su sbarchi e sicurezza.

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