Berlusconi: “Un piano Marshall per la pace e per ricostruire l’Ucraina”.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo aver dichiarato più volte di non stare dalla parte di Putin e di non aver mai pensato che Forza Italia possa assumere posizioni diverse da quelle del governo, dell’Europa e degli Stati Uniti, è però durissimo sul presidente ucraino e critico sulla scelta di Giorgia Meloni di incontrarlo: “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo ‘signore’ “.

Berlusconi si spinge a dare consigli alla Casa Bianca: “Per arrivare alla pace, il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: “È a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina”.

Il Cav immagina un piano aiuti da 6-7-8-9 mila miliardi di dollari ma imponendo la condizione della resa: “Che tu domani ordini il cessate il fuoco – continua l’ex premier nel suo sfogo – anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi”. A Zelesnsky riserva l’appellativo di “signore” e ribadisce che “solo questo potrebbe convincerlo ad arrivare a un cessate il fuoco”.

Una linea diametralmente opposto a quella tracciata dal premier, Giorgia Meloni, che invece ha visto il presidente ucraino e ha ribadito di essere dispiaciuta per la sua assenza al Festival di Sanremo.

E anche sulla kermesse musicale si è soffermato il leader di Forza Italia: “Non sono riuscito ad essere un ascoltatore continuativo, ho visto qualche momento di Sanremo e non sono stato ben impressionato. Ho visto cose ideologicamente spostate a sinistra, il che non mi pare giusto soprattutto il giorno prima di importanti elezioni regionali. Dico semplicemente che mi piacerebbe che la televisione pubblica faccia il suo mestiere di televisione pubblica”.

Noi abbiamo visto, pressappoco le stesse cose, molte di cattivo gusto, ma anche tanta, tanta, troppa pubblicità che ci porta a ribadire un nostro vecchio ma sempre più attuale pensiero: sarebbe più giusto ed equo nei confronti dei cittadini-telespettatori, ma anche dell’emittenza privata che nulla di meno offre rispetto al servizio pubblico, abolire il Canone Rai, oppure redistribuirlo tra tutte le reti. Insomma delle due l’una, a meno che la Rai non voglia togliere gli spot pubblicitari dalla programmazione!

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3 Responses

  1. Lo Zio ha detto:

    Il SUD d’Italia attende dal ’48 di essere ricostruito e messo al passo col NORD.
    pensioamo all’Italia anzichè a cose lontane

  2. Libertà&Ptrogresso ha detto:

    Concordo al 1000% con Paolo B.

  3. PAOLO B. ha detto:

    Putin ci aveva creduto. Sono gli altri che hanno tradito gli accordi di Minsk. La responsabilità di questa guerra cade su di loro che lo hanno preso in giro. Mentre lui credeva nella pace, gli altri preparavano la guerra.

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