Finanziaria, la coperta è troppo corta per accontentare tutti!

La manovra finanziaria del governo Draghi è ancora in alto mare: manca l’accordo sul dopo Quota 100, manca uno schema definito per il taglio delle tasse, si discute sulle modifiche da apportare a reddito di cittadinanza e superbonus edilizio per estenderne la proroga al 2023 anche a immobili unifamiliari, ville e villette, introducendo un tetto al reddito per evitare che gli incentivi al 110% finiscano anche nelle tasche dei ricchi.

Insomma, tante belle proposte, ma la coperta come sempre è troppo corta – alias non ci sono abbastanza soldi – e quindi non è possibile ‘coprire’ tutte le richieste dei partiti, con la Lega che la tira sul ‘salva-pensioni’ per evitare il ritorno alla Fornero, mentre il Movimento 5 Stelle la tira sul reddito di cittadinanza e sul cashback, il PD insiste sul superamento di Quota100  tirando la coperta su chi fa lavori gravosi e sulle donne, con la proroga e il rafforzamento dell’Ape social, e i Sindacati che il premier incontrerà proprio oggi, 26 ottobre, per affrontare non solo il nodo delle pensioni ma anche la destinazione degli 8 miliardi per il calo delle tasse, su cui ancora litigano anche i partiti.

Insomma la manovra finanziaria, nonostante al timone della nave in gran tempesta ci sia un abile ed esperto ‘nocchiere’, è ancora distante dall’approdare in un porto sicuro!

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