Falcone Borsellino, trent’anni fa le stragi.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – a trent’anni dalle stragi del 1992 di Capaci e Via D’Amelio che costarono la vita anche ad otto agenti di scorta – saranno ricordati nel corso di una serie di eventi promossi in tutta Italia che prenderanno il via da oggi e che proseguiranno per tutto l’anno, per non dimenticare, per non abbassare mai la guardia.
Anche se oggi la mafia – tranne che per qualche ‘scannatina’ tra le manovalanze di ‘cosa nostra’ – non ammazza più nessuno, non mette nessuna bomba, non fa saltare in aria più niente e nessuno!
La mafia sembra essere scomparsa, dissolta nel nulla, tace.
Ma questo ‘silenzio’ deve essere interpretato come un buon segnale?
Vuole dire che la mafia non c’è più?
Significa che ‘cosa nostra’ è stata definitivamente sconfitta?
Questo ‘silenzio’ è il segnale che il sacrificio delle vite dei due magistarti e delle loro scorte e di tanti altri uomini di legge, delle forze di polizia, di giornalisti, imprenditori, sacerdoti, uomini e donne, è servito a qualcosa?
Vorremmo crederlo con tutto il nostro cuore.
Ma il sopetto è che ormai la mafia sia entrata ovunque, che abbia ‘preso’ tutto quello che c’era da prendere, alla stessa stregua delle metastasi di un tumore incurabile, e che il suo ‘silenzio’ ci debba preoccupare più di degli spari di cento lupare!
Chi ‘tace’ è perchè non ha più niente da chiedere!
Io penso che la mafia ormai sia entrata ovunque e che sia anche dentro ciacuno di noi!
Vite umane buttate al vento, perchè la mafia è più forte di prima
Vero: Chi tace è perchè non ha più niente da chiedere!
La mafia è ovunque, anche dentro di noi
La mafia è entrata nel cuore delle istituzioni, in tutti apparati pubblici: ha il controllo completo dell’Italia e fa come le pare e piace, per questo non la si sente più “nominare”!!!