Europee 2019. La politica getta l’amo: se vinciamo noi cambiamo l’Europa e abboniamo i debiti!

di Redazione. A questa politica e a questi politici, i “cittadini-elettori” non ci credono più. La prova è la bassissima percentuale di votanti che fa lievitare di elezione in elezione il numero degli astensionisti che con il “Non-Voto” vanno ad ingrossare le fila di quello che rischia di diventare il partito di maggioranza assoluta!

Tant’è che dopo che le elezioni europee del 2014, con la più bassa affluenza di sempre, lo spettro astensionismo si allunga anche sul nuovo appuntamento elettorale del 26 maggio.
Infatti, a guardare i dati dell’affluenza dal 1979, data in cui si elesse il primo Parlamento Ue, il rischio è che anche questa tornata elettorale segua il trend del declino che è sempre stato costante: dal 62% del 1979, al 42,61% del 2014.

Non c’è stato un solo anno in cui gli elettori siano aumentati!

Così, per scongiurare il pericolo astensionismo, ma soprattutto per accaparrarsi le prossime poltrone messe a disposizione dal Parlamento europeo, la politica lancia di nuovo l’amo sperando che qualche elettore abbocchi.

Se vinciamo noi cambieremo questa Europa. Costoro, che non sono riusciti a cambiare neppure di una virgola le realtà locali e nazionali laddove governano, ebbene costoro vorrebbero i nostri voti per cambiare addirittura l’Europa!

Se vinciamo noi, ci abboneranno il debito pubblico. Costoro, che non sono stati in grado neppure di ripianare una buca sull’asfalto della Capitale d’Italia, ebbene costoro vorrebbero i nostri voti per ripianare addirittura il buco nero del debito pubblico!

Ebbene, costoro fanno il loro mestiere, gettano l’amo.

Ma noi “cittadini-elettori” facciamo il nostro: non abbocchiamo come allocchi!

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