Draghi sorride. L’Italia continua a piangere lacrime e sangue!

Nei suoi piani c’era il Quirinale, ma gli stessi che oggi lo applaudono, lo impallinarono illo tempore con il  Mattarella bis. E lui, SuperMario – obtorto collo – è dovuto rimanere a Palazzo Chigi in capo ad un’armata Brancaleone con la quale sapeva fin dall’inizio del suo mandato che non avrebbe mai potuto combinare nulla di buono in termini di riforme e di cambio di passo per un paese vecchio e decrepito che vuole cambiare tutto per non cambiare niente.

Ieri alle 9,30 e per tutta la seduta parlamentare al Senato, SuperMario è rimasto serio e preoccupato, turbato: lineamenti tirati, fronte corrucciata. La paura gli faceva novanta e sembrava leggere nel suo pensiero: “Ma non è che questi mi fanno lo stesso scherzetto di Mattarella e mi riconfermano a Palazzo Chigi!?”. Un lampo di terrore nel suo sguardo, sempre gelido e freddo!

Ma poi dopo la tempesta, il sereno: un sospirone di solleivo e un sorriso smagliante, la paura di essere riconfermato è passata: “Porcaccia la miseria, l’ho sfangata!”.

E così ieri sera, dopo che al Senato si è ratificata la caduta del governo dei migliori, lui, Mario Draghi è uscito con un sorriso ‘liberatorio’ a trentadue denti da Palazzo Madama.

SuperMario, ha colto la palla al balzo per squagliarsela prima che fosse troppo tardi: sarebbe stato impossibile, anche per lui, riformare e salvare l’Italia in pochi mesi.

Quindi lui esce dalle paludi della crisi, lasciandoci noi cittadini, spettatori inermi e impotenti, con l’illusione che andando al voto potremo cambiare questo strano paese.

“Prima di tutto grazie”. Sono le parole con cui il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha aperto stamattina il suo intervento alla Camera.

Ne è seguito un lungo applauso da parte della Sinistra e dei ‘migliori’ ancora seduti ai banchi del governo!

“Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”, dice il premier Mario Draghi intervenendo alla Camera.

“Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo”, ha detto, sorridendo, il presidente del Consiglio al termine del lungo applauso che lo ha accolto a Montecitorio.

E se Draghi sorride, l’Italia continua a piangere lacrime e sangue!

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2 Responses

  1. Esdra ha detto:

    Chi ha voluto DRAGHI: I banchieri. La politica in Italia è solo la cameriera dei poteri forti

  2. Ulisse ha detto:

    Adesso il prossimo passo è l’astensionismo totale. Se riusciamo a raggiungere una ondata di astensione tale da non raggiungere nemmeno il 50% più 1, diamo il colpo di grazia definitivo a questa autoreferenziale classe dirigente che non rappresenta l’Italia, e che ha portato il Paese nel tritacarne di Davos. Se riusciamo a raggiungere tale obbiettivo, la fine della democrazia liberale sarà ad un passo.

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