Italia vecchia e decrepita: elezioni a babbo morto?

I tempi di indizione delle elezioni, di insediamento delle nuove Camere e quindi della nascita di un nuovo governo sono ‘giurassici’ e confliggono in maniera drammatica con le emergenze del momento.

Ma così è, e in attesa delle decisioni di Draghi e quindi di fine anticipata della legislatura, il nuovo esecutivo si insedierebbe in autunno inoltrato, tra fine ottobre e primi novembre nella migliore delle ipotesi, cioè in piena sessione di bilancio e con tutte le emergenze che schiacciano gli italiani sulla soglia della povertà!

L’Articolo 61 della nostra Carta costituzionale stabilisce che “le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti”. In passato tra il decreto di scioglimento delle Camere da parte del Quirinale e le successive urne sono trascorsi sempre tra i 60 e i 70 giorni.

Ma le leggi sono fatte per servire il Paese e per il bene dei cittadini, e quando vengono meno a questa loro primaria funzione vanno cambiate!

Ma è mai possibile che questo paese – vecchio e decrepito, incartapecorito nelle sue scartoffie – non riesca mai a darsi una mossa, neppure quando il tetto di casa gli sta crollando addosso!? 

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4 Responses

  1. Galerio - CH ha detto:

    Salvini condivide lo stesso problema del M5S. Il suo partito non ha più elettori. Ieri il Carroccio ha fatto ciò che ha fatto non perché ha ritrovato un minimo di dignità e di interesse per le sorti del Paese. A via Bellerio sono interessati solo e soltanto alle sorti delle loro terga e delle poltrone sulle quali sono seduti. A via Bellerio sono abituati a prendere in giro le persone che avevano rimesso nella Lega le loro ultime speranze di poter uscire dalla gabbia dell’eurocrazia. Ieri la Lega non aveva altra scelta. Doveva aiutare Draghi a far cadere il suo governo per poter poi giocarsi il tutto per tutto alle urne e preservare le ultime sacche clientelari rimastegli. La scelta della Lega, così come quella del M5S, era obbligata. Ciò che però forse nessuno dei due partiti ha compreso è che siamo entrati in una fase storica diversa. Il tempo delle promesse al vento nelle campagne elettorali è finito. C’è un intero sistema politico che sta affondando qui, e loro sono a bordo di quel sistema.

  2. Sansone ha detto:

    Brunetta e Gelmini hanno lasciato Forza Italia. L’inizio delle scissioni che dilanieranno ogni singolo partito. Il meglio deve ancora arrivare. Alcuni credono che adesso si va a votare e si riportano le lancette dell’orologio al 2018. Credo che tali persone non abbiano minimamente compreso quale cambiamento storico rappresenti la fine della globalizzazione e la sconfitta di Davos. Temo che tali persone non abbiano capito che questa classe politica si è seduta dalla parte di chi voleva sembrare e uccidere l’Italia. Temo che tali persone non abbiano minimamente compreso che questa classe politica oggi si è seduta dalla parte di chi ha perso, e che ora costoro sono soli, isolati, senza la protezione dei loro garanti a Washington e Londra. Gli argini sono crollati. La piena è in arrivo e travolgerà i resti delle élite liberali italiane.

  3. Pippuzzu ha detto:

    UDITE UDITE UDITE UDITE:
    1,7 trilioni di dollari. Non si tratta di una somma immaginaria che contiene tanti di quegli zeri che molti fanno fatica ad immaginare. Si tratta del denaro che ha perduto il fondo di investimenti BlackRock, il più grosso al mondo. BlackRock vuol dire Vanguard e Vanguard vuol dire andare a vedere il gioco delle scatole cinesi dell’alta finanza. In queste scatole c’è tutta la ricchezza dei Rothschild, dei Rockefeller e dei Warburg. Quella ricchezza si sta oggi erodendo a vista d’occhio. Il ritorno degli Stati nazionali significa questo. Significa la fine del potere illimitato della finanza sulle nazioni.

  4. Alderico - CT ha detto:

    Maria Domenica Castellone, M5S:”non partecipiamo al voto di questa risoluzione.” Non c’è il numero legale. È finita. Si cali il sipario sull’esecutivo che ha inflitto i più gravi danni economici e sanitari mai visti nella storia al popolo italiano. Si cali il sipario sul disastro e sui crimini commessi da questa classe politica. Si cali il sipario sulla stessa democrazia liberale, il sistema che ha portato a questo cumulo di macerie.

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