Dopo Verona, un Congresso Mondiale del Vivere Civile.

di Redazione. Si è aperto oggi il discusso “Congresso Mondiale delle Famiglie” a Verona. Una tre giorni accompagnata da polemiche politiche e non solo, fino all’ultimo ‘insulto’.

Due le fazioni in campo che si danno botte da orbi.

Da una parte, diciamo così i ‘sinistri’, che parlano di evento medioevale, di una visione che tende a sminuire il ruolo della donna.

Dall’altra parte, diciamo così i ‘destri’, che assicurano che si tratta di un Congresso in cui trionferà il modello della famiglia tradizionale, quella composta cioè da un uomo e una donna, tutto “in linea con i principi della Costituzione”.

Come sempre in medio stat virtus.

La società, il mondo, stanno cambiando e forse tutti noi non siamo pronti ad affrontare e a vivere con serenità certi ‘cambiamenti’.

Nella fattispecie è inutile negare l’evidenza dei fatti: ci sono gli omosessuali, ci sono gli eterosessuali, ci sono i transessuali, ci sono le convivenze, le unioni civili, i matrimoni tradizionali, le famiglie allargate, le adozioni, l’aborto, la contraccezione, la fecondazione assistita, gli uteri in affitto.

Far finta di niente o peggio ancora imporre il proprio orientamento a chi non la pensa allo stesso modo è sempre e comunque una violenza. Bisogna saper accettare le diversità, a patto che non vengano a limitare diritti e libertà di chi la pensa in maniera diametralmente opposta. E questo assunto, naturalmente, dovrebbe valere per tutti, sia per i ‘sinistri’ che per i ‘destri’!

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3 Responses

  1. Luigi Di Maio ha detto:

    Per me la famiglia è sacra, ma lì si parla della donna come quella che se ne deve stare a casa a fare i servizi, della donna come essere inferiore all’uomo.

  2. Matteo Salvini ha detto:

    Io vado a Verona per difendere la famiglia composta da mamma e papà. Finché campo difendo il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà e a essere adottato dove ci sono una mamma e un papà. Andrò a ribadire la libertà di scelta di tutti e per tutti: le conquiste sociali non si toccano, non si discute sulla revisione dell’ aborto del divorzio, della libertà di scelta per donne e uomini. Si ragiona su come aiutare le famiglie italiane: mamme e papà, coi bimbi e coi nonni e uscire da una situazione di povertà che a volte, dopo la nascita di un figlio, ti entra in casa.

  3. Luca Zaia ha detto:

    Mi sembra necessario che si capisca che gli estremismi non ci portano da nessuna parte. Se da un lato per difendere il sacrosanto diritto di fare le scelte sessuali e sentimentali che più aggradano non è necessario finanziare un gay pride, dall’altro è fondamentale dire che per parlare di famiglia non serve essere in odore di santità.

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