Dl Aiuti-bis: solo poche ‘briciole’ nelle buste paga degli italiani!

In Italia gli stipendi più bassi d’Europa? E il governo Draghi risponde alle buste paga con il (mini-mini-mini) taglio del cuneo fiscale previsto dal “dl Aiuti-bis” che comporterà un impercettibile aumento degli stipendi, del tutto inadeguato a coprire l’attuale costo della vita dettato dal caro energia.

Comunque, secondo le recenti stime, per un lavoratore con un reddito di 35 mila euro l’anno lordi, il taglio si tradurrebbe in un aumento mensile dello stipendio di circa 27 euro. Una cifra che scende a 22 euro nel caso di un reddito lordo di 28mila euro e a 12 euro per un lavoratore con un reddito di 15mila euro.

Insomma, briciole, se considerato che dall’entrata in vigore della moneta unica europea le buste paga degli italiani sono state di fatto dimezzate dall’euro, e che l’inflazione galoppa ben oltre l’8 per cento.

Questo del cuneo fiscale è sostanzialmente un mini-mini-mini-taglio!

Va un pò meglio ai pensionati per i quali, invece, a partire da settembre è previsto un anticipo, pari al 2%, della rivalutazione delle pensioni. Scatterà, invece, a gennaio 2023 l’aumento definitivo che, tenendo conto dell’attuale dato dell’inflazione, si stima oltre l’8%. Il meccanismo attuale per la rivalutazione prevede tre fasce: il 100% fino a 4 volte la pensione minima, ovvero 523 euro al mese; il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e i 75% sopra questa soglia. Dopo l’anticipo di settembre, bisognerà calcolare il conguaglio sulla base dell’indice annuo dell’inflazione accertato dall’Istat.

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7 Responses

  1. Loris ha detto:

    Nessuno dei partitini delle false opposizioni fa la minima menzione alla restaurazione delle radici cristiane e romane dell’Italia nè nessuno di tali partitini mette al primo posto la difesa dei nostri veri valori, quali il rifiuto dell’aborto. Non c’è sovranità senza identità. Questa è una delle numerose ragioni per le quali ad oggi ancora non esiste un vero movimento che si proponga di incarnare il vero spirito culturale e morale dell’Italia. Quello che vediamo sono prodotti creati dell’establishment per tenere prigionieri coloro che vogliono uscire dalla gabbia della democrazia liberale. La vera sfida per costruire un vero movimento antisistema sarà il rifiuto netto e totale del liberalismo e dello spirito della msssonica rivoluzione francese.

  2. Ciro ha detto:

    Vedo che sta circolando la notizia della morte del presidente del tribunale di Pesaro in relazione alla decisione del medesimo tribunale di analizzare il contenuto dei sieri. Il presidente Fanulli è morto l’8 luglio, mentre l’ordine di analizzare i sieri è giunto il 29 luglio. Apparentemente, non sembra esserci un nesso tra i due eventi. La storia del grafene nei sieri è troppo grossa per poter essere insabbiata. Ormai sta raggiungendo la superficie dell’opinione pubblica.

  3. Erman J. ha detto:

    C’è poi un altro aspetto da notare relativamente alla storia della raccolta delle firme. Se uno si candida alle politiche deve sapere che ci vuole il 3% per entrare. E se ci vuole il 3% significa avere una soglia di consenso che va dai 500mila agli 800mila elettori, a seconda della partecipazione alle elezioni. Se si ha veramente una tale forza, raccogliere 35mila firme (750 per collegio) alla Camera e 19mila al Senato non dovrebbe rappresentare un grosso problema. Molti si lamentano del fatto che siamo in piena estate, ma se i vari partitini del falso anti-sistema avevano intenzione di candidarsi dovevano essere pronti in qualsiasi momento a raccogliere le firme. Le elezioni anticipate erano nell’aria da mesi. Se questi partitini della opposizione controllata non erano pronti a questo scenario e affermano di non essere in grado di raccogliere il numero di firme necessarie allora vuol dire che il loro consenso è meramente virtuale. Sono partitini di cartapesta. Esistono solo nel mondo dei socia

  4. Ulian ha detto:

    C’è una fuga in corso dei “grandi” capitali “italiani” che stanno lasciando la borsa di Milano per approdare a lidi stranieri, in modo particolare Amsterdam. La fuga è iniziata in modo para dopo la caduta del governo Draghi. L’uomo del Britannia avrebbe dovuto essere il garante di una liquidazione intera del Paese che avrebbe visto le élite economiche domestiche spartirsi la torta assieme al capitale transnazionale. La fine dell’esecuzione Draghi ha mandato a monte tutti questi piani. La finanza ha perduto il suo garante privilegiato. La messa all’asta finale del Paese è saltata.
    (fonte:Cesare Sacchetti – TELEGRAM)

  5. Magda ha detto:

    I vari propagandisti del voto ad oltranza continuano ad attingere al repertorio del “se non voti vince il PD”. Tali propagandisti ovviamente fanno finta di nulla sul fatto che non esistano differenze di sorta tra il PD e i suoi “oppositori”, quando questi hanno governato con il partito del Nazareno e attuato con esso la stessa sua agenda volta a smembrare completamente questo Paese.

  6. SPQR ha detto:

    Ai lavoratori le briciole. Ai padroni l’intero incasso!

  7. Tania ha detto:

    La solita mancetta elettorale: Nulla di nuovo…

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