‘Diamo un calcio a Salvini’, è il cartello (non proprio natalizio) sceso in campo in quel di Ancona per un’amichevole di calcio tra bambini!

di Redazione. E’ Natale vogliamoci tutti più bene, siamo tutti più buoni. Macchè! L’odio non va mai in vacanza, neppure a Natale. Capita così che ad Ancona una squadra di calcio femminile under 12, quindi delle giocatrici-bambine, iscritta agli elenchi ufficiali della Figc abbia deciso di chiudere l’anno sportivo disputando una partitella in famiglia. Fin qui niente di male, se non che, prima del fischio d’inizio, i protagonisti della festa si sono schierati a centrocampo esponendo un cartello che ha preso di mira il leader della Lega.

“Diamo un calcio a Salvini”, recitava il messaggio veicolato dall’Ancona Respect. Lo slogan è stato esposto per protestare contro la “presenza tossica” del leader leghista in quel di Ancona. Anche se è difficile trovare una spiegazione logica ad un cartellone del genere in una giornata spensierata e distante dalla politica, il team biancorosso ha così giustificato la sua decisione: “Attraverso lo sport ogni giorno contestiamo e ci opponiamo al clima di odio e razzismo propagandato da leghisti e fascistoidi di turno. Ogni giorno dimostriamo a tutte e tutti che nuovi modi di vivere il calcio e la città sono possibili. Non permettiamo che si speculi sulla nostra città o che si sparga odio per raccogliere qualche voto”.

Il comunicato dell’Ancona Respect si è concluso tirando in ballo fascismo razzismo, rigorosamente connessi a Salvini: “Ancona è la nostra città e sappiamo riconoscere benissimo da soli quali sono i suoi nemici. Fuori fascisti e razzisti da Ancona, qua gli unici stranieri siete voi”.

Un messaggio che, inevitabilmente, ha scatenato la reazione dei leghisti. Così il sen.

Roberto Calderoli, vice presidente del Senato: “Far giocare a bambini di 11 anni una partita intitolata ‘Diamo un calcio a Salvini’ non è una bravata ma un incitamento all’odio. Adesso mi auguro che ci sia una federazione sportiva, quella competente territorialmente, che intervenga sanzionando i dirigenti responsabili di questa vergogna nell’unico modo possibile: con la radiazione. Perché lo sport giovanile serve per formare, per educare, con valori come il rispetto dell’avversario, non per inculcare odio verso un politico”.

E gli fa da eco l’on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega: “Purtroppo stiamo entrando in un altro ventennio, quello dei fascisti Rossi, o arancioni, o arcobaleno, quelli che hanno individuato un nemico in chi non la pensa come loro e pur di eliminarlo, anche fisicamente, usa ogni metodo, anche l’indottrinamento dei bambini. Succede già in molte scuole, purtroppo, succede su un campo da calcio, ad Ancona, dove bimbi di 11 anni vengono manipolati e subiscono il lavaggio del cervello con la scusa di una partita di pallone, intitolata ‘Diamo un calcio a Salvini’. Ci rendiamo conto della gravità di episodi come questi? Se inculchi l’odio verso un nemico ad un bimbo di 11 anni cosa speri di ottenere? Di farne un militante? Un estremista? Stiamo tornando al ventennio, mala tempora currunt…”.

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5 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Stando a questa impostazione anche chi è non allneato può parlare come meglio crede? Peccato che per alcuni la regola vale per altri NOOOOOO:( :(:( 🙁 🙁

  2. BelliCiao ha detto:

    ….come siete bravi voialtri del clan “Tutti-Contro-Salvini” a girare la frittata nel verso che meglio vi conviene! In questo non vate uguali: Bravi! Avanti così! Con voi il Capitano non ha neppure bisogno di fare campagna elettorale, perchè lo fate vincere facile con la vostra campagna d’odio! Voi avete perso ogni qual volta aprite bocca contro la Lega, Salvini e la Destra!

  3. roberto b ha detto:

    Il poco sig. Paolo Grimoldi usa questa frase per dimostrare che l’odio lo hanno gli altri: “…….quelli che hanno individuato un nemico in chi non la pensa come loro e pur di eliminarlo, anche FISICAMENTE, usa ogni metodo, anche l’indottrinamento dei bambini……….”. Attenzione, attenzione stanno istruendo i bambini ad eliminare anche fisicamente quel grande politico, quella frase è odio puro. Chi è che e sceso nella piattaforma web “Tik Tok” pagando fior fiore di quattrini. Il lavaggio del cervello lo sta facendo la lega con “la bestia” quando assieme a qualche cartone animato quei poveri ragazzi sono costretti a sorbirsi i video intemerati di Salvini. Oramai le sardine le troverete in ogni luogo.
    un saluto roberto b

  4. libero'66 ha detto:

    Ognuno è libero di parlare agli elettori come meglio crede. Saranno poi gli elettori nel segreto dell’urna a valutare parole, toni e programmi dei politici che si candidano alla guida del paese.

  5. Giacomo-TO ha detto:

    SALVINI usa TONI che spesso irritano. Non entro nel merito del suo messaggio -libertà di pensiero e di espressione sempre!!!!- quello che però noto sono i toni urticanti ed irritanti. Salvini potrebbe dire le stesse ed identite cose, con TONI più sempatici. Anche altri esponenti leghisti usano toni irritanti. Il tono è la musica ma Salvini pare non lo caposca 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

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