Derivati, futures e to-arrive, garanzia di solvibilità. di Savino Giacomo Guarino

di Savino Giacomo Guarino. Con la crescita del commercio globale nel XIX° secolo, si idearono nuove tipologie contrattuali per garantirsi dai rischi legati alla volatilità dei prezzi delle merci scambiate. Le navi merci necessitavano di settimane per percorrere le distanze oceaniche pertanto i mercanti erano soggetti alle variazioni di prezzo. Si cominciarono a scambiare i beni con contratti denominati ‘to-arrive’. Questi to arrive, veleggiavano su navi molto più veloci di quelle merci, questo permetteva loro di comunicare con anticipo il contenuto del carico, consentendo così di iniziare le contrattazioni. Nel 1821 Liverpool Cotton Exchange, fu il primo mercato dove si scambiavano questi to arrive. Il 1848 vide a Chicago, la Chicago Board of Trade, dove si trattavano i contratti futures. Il 1865 vide la standardizzazione dei contratti derivati, così da poter essere trattati sui vari mercati. Nel 1925 appare la prima camera di compensazione, ovvero un meccanismo per permettere alle parti contraenti di scambi con derivati, di ridurre il rischio contrattuale: i contraenti dovevano depositare un importo di denaro, al fine di garantire la futura solvibilità.

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