CTP: Stop ai respingimenti dei migranti ai confini europei!

Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt) nel suo rapporto annuale invita i governi a porre fine ai respingimenti alle frontiere terrestri e marittime, in particolare ai confini dell’Unione europea, e a garantire che i migranti non subiscano maltrattamenti da parte delle forze dell’ordine, evidenziando che “i respingimenti sono atti illegali” e che è vietato sottoporre chiunque a maltrattamenti.

Nel documento il Cpt evidenzia che c’è un ricorso sempre più frequente ai respingimenti violenti durante le intercettazioni in mare, ai valichi di frontiera, o di persone già entrate sul territorio, e che queste sono pratiche che “alcuni Stati membri del Consiglio d’Europa tentano di legalizzare”.

Il Cpt aggiunge che dal 2009 “ha ricevuto numerose denunce di maltrattamenti di migranti da parte della polizia e delle guardie di frontiera e ha visitato centri di immigrazione vicino ai confini in condizioni spaventose”.

I maltrattamenti, dice il Cpt consistono soprattutto in pugni, schiaffi, colpi di manganello quando la persona è fermata, ma anche nello sparare vicino ai migranti quando sono già a terra, spingerli nei fiumi e attraverso i confini anche completamente nudi, privarli di ogni bene, o di acqua e cibo.

Strasburgo evidenzia che questi atti sono raramente indagati. Anche per questo chiede a tutti gli Stati di creare dei meccanismi indipendenti che indaghino sulle denunce di maltrattamenti e respingimenti. “Molti Paesi europei affrontano sfide migratorie molto complesse, ma questo non significa che possano ignorare i loro obblighi in materia di diritti umani”, dichiara il presidente del Cpt.

You may also like...

3 Responses

  1. Caronte ha detto:

    Le case popolari di MILANO, spartite tra Rom ed Africani. Alloggi popolari in balia degli stranieri, almeno 4 occupazioni al giorno. Bande che gestiscono afitti e vendi (DOVE E’ LO STATO???) Gli sgomberi sono una eccezione. Adesso ariveranno ondate di Tunisini: casini all’orizzonte: MELONI MELONI MELONI…

  2. Libertà & Monarchia ha detto:

    “Sono pericolosi”. Caccia a tre clandestini spariti nel nulla: erano sbarcati dalla Ocean Viking. I tre erano stati individuati come pericolosi dai servizi francesi dopo lo sbarco dalla Ocean Viking ma di loro si sono perse le tracce.
    La nave della Ocean Viking nei mesi scorsi è stata al centro di un confronto diplomatico molto acceso tra Francia e Italia a causa del comportamento dell’equipaggio della nave, che ha favorito l’inasprirsi dei rapporti tra i due Paesi sul tema migratorio. La nave della Ong francese SOS Mediterranee per giorni ha premuto contro i confini italiani a sud, in Sicilia, prima di dirigere la sua prua verso la Francia, dove alla fine è sbarcata nei primi giorni di novembre. Il Paese di Emmanuel Macron ha concesso alla nave una banchina in zona franca per poter effettuare i controlli necessari sui migranti irregolari a bordo, che sono poi stati dislocati in un centro di accoglienza, dal quale diversi di loro sono riusciti a scappare. Tuttavia, come riporta il quotidiano Libero in edicola oggi, tre di loro erano contrassegnati con la lettera “S”.uesto segno identificativo indica i soggetti che, secondo le informazioni in possesso dei servizi segreti francesi, sono potenzialmente pericolosi. A rivelarlo sono stati il deputato di Renaissance Ludovic Mendes, e la collega del Rassemblement national Julie Lechanteux in un rapporto che è stato stilato per evidenziare tutte le criticità che si sono registrate in quell’occasione, soprattutto a livello della sicurezza nazionale ed europea. “Il bilancio della zona d’attesa allestita per i migranti dell’Ocean Viking rivela numerose falle. Tre clandestini schedati “S” volatilizzatisi nella natura e decine di migliaia di euro a spese dei contribuenti francesi. Le richieste d’asilo devono essere analizzate nelle ambasciate all’estero, come proposto da Marine Le Pen”, ha spiegato la deputata del Rassemblent national. I tre, nonostante l’allerta sicurezza, non sono mai stati individuati. Julie Lechanteux, durante l’audizione in parlamento, ha dichiarato: “Non sappiamo dove si trovano ora. Ancora una volta il governo è venuto meno al suo dovere primordiale, quello di proteggere i francesi”. La preoccupazione della deputata è comprensibile nella misura in cui è noto che la lettera “S” nello schedario dei servizi segreti viene assegnata principalmente agli elementi legati all’Islam radicale. I tre elementi, come spiegato nel rapporto, sono di nazionalità pachistana e siriana e non è escluso che facciano parte di qualche rete che cerca la radicalizzazione in Europa.

    Il rapporto presentato nella camera bassa del parlamento francese, quindi, conferma per l’ennesima volta i rischi dell’immigrazione incontrollata. Il rischio che, con i porti aperti, arrivino in Europa soggetti a elevata pericolosità legati ad ambienti estremisti capaci di mettere in pericolo la sicurezza e l’equilibrio dell’Europa. Per queste ragioni servono maggiori controlli in ingresso in Europa, con un intervento massiccio dell’Europa a tutela dei propri confini.

  3. Rovvere ha detto:

    Con la loro politica stanno solo alimentando Razzismo e Xenofobia: il troppo storpia sempre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *