Con lo Spread che brucia milioni di euro e un’altra crisi alle porte, la mondezza non può essere ‘il problema’.

di Redazione. Un fatto è certo. La situazione economica italiana sta precipitando: lo spread vola, il debito pubblico pure e il Pil ristagna. Insomma, ci sta piovendo addosso una crisi simile a quella del 2011!
Questa manovra finanziaria, chiamata del ‘popolo’ perché sarà lo stesso popolo a doversela pagare, non piace a nessuno e tra non molto, non appena si accorgeranno che non ce n’è per tutti, non piacerà neppure ai cosiddetti beneficiari di reddito di cittadinanza, quota 100 e flat tax.
Il governo non si è dato un progetto di autentico sviluppo, ma ha sottoscritto un contratto che punta all’assistenzialismo di gente che non lavora perché non ha un mestiere, e non ha voglia di impararne uno o peggio ancora che un lavoro ce l’ha ma rigorosamente in ‘nero’!
Salvini, dal canto suo, abbozza e ritiene sufficiente dare addosso agli immigrati per ‘durare’ almeno fino alle Europee. Ma non basta elargire sussidi a gogo e prendersela con gli africani per risollevare l’economia italiana.
Se il Pil non sale, se il paese non cresce e resta fanalino di coda delle più moderne economie è perché non si agisce sul costo del lavoro riducendo il cuneo fiscale, e perché, invece di dare la caccia ad evasori ed elusori i cui proventi finanzierebbero 10 finanziarie, si preferisce raccattare le briciole con condoni fiscali ed edilizi.
Ma così si va a sbattere. Per carità se l’Italia è sopravvissuta alle due grandi guerre, al Ventennio, al pentapartito, a tangentopoli, ai tecnici, a scandali e ruberie varie, non perirà certo per mano di questi due ragazzotti che si contendono la leadership di un paese a pezzi.
Il futuro della politica si prospetta ‘giallo’ o ‘verde’, ma quello degli italiani non sarà di certo ‘roseo’!

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