Chi lotta può perdere. Chi non lotta ha già perso.

La politica fa la politica. I politici fanno i politici. Accade però, da troppo tempo, che i cittadini non fanno più i cittadini. Non solo meno della metà degli aventi diritto si reca a votare per il Governo della Città, della Regione, del Paese o dell’Europa, ma persino nelle Assemblee condominiali è difficilissimo raggiungere il numero legale! Il che significa che abbiamo rinunciato a partecipare alla vita collettiva, ci siamo rinchiusi ognuno nel proprio orticello, e il tragico risultato è che oggi più di ieri lorsignori sono tacitamente autorizzati dal nostro apatico disinteresse a fare come gli pare e piace. Quindi facciamo il mea culpa se poi c’è qualcuno che siede a Palazzo Chigi senza mandato popolare e con una mano fa finta di dare 80 e con l’altra toglie 100 più gli interessi; paghiamo muti e rassegnati se l’amministratore del condominio ci presenta un conto a tre zeri per far pulire una volta all’anno una rampa di scale. E allora tria sunt solutio quaestio: continuare a pagare zitti e mosca da “soliti fessi”, adeguarsi al sistema e andare ad infoltire il club dei “furbetti del quartierino”, oppure partecipare, socializzare e lottare per cambiare.

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