Carlo Calenda si candida a Sindaco di Roma.
di Redazione. Qualche sera prima Alessandro Di Battista, con la sua solita esuberanza, troppa, dirompeva in tv sottoponendo alla prova delle prossime elezioni amministrative di Roma l’alleanza dei 5stele con il PD. A suo avviso i dem dovrebbero sostenere “senza se e senza ma” la ricandidatura di Virginia Raggi a Sindaco di Roma, a suo avviso il migliore Sindaco che la Capitale abbia mai avuto!
Ieri sera a sparigliare le fila è intervenuto, sempre in tv, Carlo Callenda: “Mi candiderò a sindaco di Roma: un dovere e una grande avventura. Non posso parlare per il Pd, partecipo a un tavolo. Auspico un appoggio largo”.
“Il Pd dovrebbe appoggiare la mia candidatura se pensano sia la persona adatta a governare Roma. Il Pd diceva mai con i Cinque Stelle e hanno cambiato idea, io sono ancora là. Ma con Raggi è peggiorato tutto”, aggiunge. “Fare le primarie oggi sarebbe complicato, farle più avanti significherebbe parlarci addosso per mesi. Io ho fatto anche lo scrutatore alle primarie del Pd, ma credo che dobbiamo cercare di allargare il campo il più possibile. E poi c’è un piccolo dettaglio, c’è un’emergenza sanitaria. Come pensiamo che la gente esca di casa.” ha aggiunto Calenda che ricorda: “Dalle primarie uscirono sconfitti Sassoli e Gentiloni, che ora il Pd vorrebbe candidati. Io di destra o sinistra? Sono un socialdemocratico liberale”.
“La politica è diventato un grande scontro ideologico, una lotta tra tribù. Ma così cade tutto, cade l’attualità dell’azione amministrativa, della fiducia dello Stato. Poi arriva un’epidemia e ci si accorge dell’importanza dello Stato, che decide la vita delle persone. La politica è l’arte di governo, sennò è solo rumore di sotto fondo…”.
Al PD la scelta: Raggi, Calenda o un altro candidato per Roma?
E da questa scelta dipendono tanti destini. Quelli dei diretti interessati alla corsa al Campidoglio, naturalmente, ma anche quelli di Di Battista – raggiano – di Di Maio – democristiano – e dell’attuale governo giallo-rosso!
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