Carcerati, rimedi straordinari. Italiani, tasse straordinarie.

Giorgio Napolitano chiede amnistia e indulto per la vergogna delle nostre carceri. Le larghe intese ammiccano e i 5stelle s’incazzano perchè intravedono nell’atto di clemenza del Quirinale una sorta di scappatoia a Berlusconi sulla soglia dei servizi sociali. 
Il popolo italiano, che se ne frega dei partiti e della politica, di Grillo e di Berlusconi, un po’ perché nauseato e molto di più perché preso a far quadrare i conti del proprio bilancio familiare, sarà costretto, come sempre, a subire inerme provvedimenti che piovono dall’alto pesanti come macigni e a mandar giù, obtorto collo, uno dietro l’altro, l’ennesimo rospo. 
Ma se amnistia e indulto dovranno essere per i galeotti, allora non si capisce bene perché con lo stesso carattere d’urgenza non viene emanata anche una sorta di amnistia fiscale nei confronti di milioni di onesti cittadini che pagano allo Stato italiano fior di euro nel disperato quanto impossibile tentativo di espiare un reato, per altro da loro mai commesso, quale quello del debito pubblico! 
Milioni e milioni di tasse che si perdono in rivoli corruttivi e truffaldini di un pozzo senza fondo. E alla fine quel che resta nella casse dello Stato non basta neppure a coprire gli interessi del debito pubblico, figuriamoci poi se avanza qualcosa per costruire nuove carceri, riparare strade e marciapiedi, mettere in sicurezza scuole e ospedali. 
Se per risolvere il problema del sovraffollamento delle galere italiane pensano di attuare un provvedimento ‘straordinario’ che rimetta in circolazione migliaia di delinquenti – a dispetto della vecchietta che uscendo dalle Poste si è vista scippare la borsa con dentro la pensione sociale di 500 euro da due furfanti in motorino, vanificando il lavoro delle forze dell’ordine che a rischio della propria vita erano riusciti ad acciuffarli, e di quel tribunale che li ha condannati e consegnati alle patrie galere – facciano pure secondo loro coscienza, ammesso che ne abbiano una di riserva! 
Ma ci sono ben altre urgenze che stanno uccidendo per la seconda volta un Paese già morto: salari e pensioni da fame, precariato e disoccupazione, scuola, sanità, giustizia, pubblica amministrazione, fisco, ambiente! 
Un’amnistia che svuota le carceri e riempie le strade di delinquenti, andrebbe a sommare ai già tanti problemi che affliggono il Paese un’altra gravissima emergenza: la sicurezza e l’ordine pubblico!

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