Calenda: “Meno di tre mesi all’Europa che vogliamo”.

di Carlo Calenda. A meno di tre mesi dalle elezioni europee ti chiedo di rinnovare il tuo sostegno, anche finanziario, ad Azione.

Azione è l’unica forza politica europeista, attenta alle ragioni della crescita, alla competenza, coerente in politica estera, retta nei comportamenti e intransigente sui conflitti di interesse.

La prossima legislatura europea sarà decisiva per molte ragioni. La prima è che si confronteranno partiti che vogliono un’Europa più forte e coesa, sul modello disegnato nei recenti interventi da Mario Draghi, e partiti che giocano sulla dissoluzione dell’UE, anche sulla spinta di interferenze di dittature straniere.

Questa volta non ci sono davvero alternative: o nasce l’Europa politica, a partire dalla difesa comune, o l’Unione rischia di collassare.

Azione si è battuta, come nessun altro partito, per il sostegno all’Ucraina e contro le influenze russe nel dibattito pubblico italiano. Continueremo a farlo nel Parlamento europeo.

Ma la sfida europea è decisiva anche per altre ragioni. La politica ambientale ed energetica si è rivelata un disastro ideologico che rischia di portare ad una nuova ondata di delocalizzazioni e perdite di posti di lavoro. Va completamente ripensata. Intanto non si vede traccia di una politica industriale europea.

Azione non farà candidature di bandiera, ma comporrà una lista fatta da persone esperte nei settori chiave della politica europea: difesa, ambiente, agricoltura, digitale, immigrazione.

L’UE è sotto attacco e la risposta dei partiti italiani è debole e incerta. La spinta propulsiva del Governo Meloni si va esaurendo anche per colpa di una pessima squadra e per l’annoso problema dell’incapacità gestionale della classe politica. Dall’altro lato una sinistra ideologica, populista, assistenzialista e confusa sulla politica estera non riesce a rappresentare un’alternativa.

In questo scenario, aggravato da tensioni internazionali e guerre, l’unica possibile soluzione è arrivare a chiudere la stagione del bipopulismo. Ciò potrà accadere solo costruendo una grande alternativa Repubblicana e liberale centrale in Italia e in Europa. Questa è la nostra missione.

Le elezioni europee sono proporzionali e senza coalizioni. È il nostro terreno di gioco.

Abbiamo bisogno di te.

Ps. Ieri sera a Di Martedì mi sono confrontato con il Generale Vannacci e l’unica cosa che ho trovato “al contrario” sono le sue idee: poche e confuse.

Rivedilo qui e fammi sapere cosa ne pensi.

La sfida per le prossime europee è molto importante anche per questo: dobbiamo scendere in campo per evitare che personaggi come Roberto Vannacci prendano ancora di più il sopravvento nel Paese.

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