Calenda: “Santanchè faccia un passo indietro”.

di Carlo Calenda. Oggi in Senato il Ministro Santanchè ha reso un’informativa in merito alle accuse che le sono state mosse sulla gestione delle sue società.

Santanchè non ha risposto in maniera esaustiva. Le domande sul pagamento del TFR ai dipendenti, l’uso della cassa integrazione, benefit e emolumenti, gestione dei fornitori, debiti fiscali sono rimaste senza risposta o con risposte parziali e omissive.

Essere garantisti non vuol dire sostenere che ogni comportamento non sanzionato da una condanna di un tribunale sia appropriato per un membro di Governo. Così funziona in tutti i Paesi civili del mondo. Agli onori si accompagno gli oneri. E l’onere è in primo luogo quello di tenere un comportamento idoneo, che non danneggi l’immagine del Paese. Per questo riteniamo che il Ministro debba seriamente considerare l’ipotesi delle dimissioni.

Non firmeremo inutili mozioni di sfiducia: sono il miglior modo per compattare la maggioranza e togliere le “castagne dal fuoco” a Meloni.

Sono rispettivamente la Presidente del Consiglio e il Ministro che devono assumersi la responsabilità delle scelte che faranno.

Noi sulla nostra idea di etica e di comportamenti adeguati agli incarichi rimaniamo fermi: è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. Santanchè ci pensi.

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2 Responses

  1. Elena B. ha detto:

    L’Italia ha problemi più seri da risolvere, ma la politica si perde nelle solite quanto inutili chiacchiere di cortile.

  2. chiara mi ha detto:

    Perché dovrebbe dimettersi un ministro che è semplicemente indagato? Lo scandalo è che un cittadino apprenda di essere indagato da un quotidiano e non dagli organi preposti!

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