Bones: Dreaming pubblicano l’album “A Day in the Labyrinth of a Psychedelic Mind”.
Mike genera i paesaggi sonori dell’ambiente oscuro con l’aiuto di un Soma Lyra 8, un Soma Ornament 8, un Soma Cosmos, un Moog Subharmonicon e diversi pedali per chitarra, principalmente di Electro Harmonix e Strymon. La combinazione di queste macchine rende ogni sessione unica. La natura e la filosofia degli strumenti Soma è che l’artista e lo strumento formano una sorta di simbiosi.
Soprattutto il Lyra 8 reagisce allo stato d’animo dell’artista in una data sessione e suona in modo diverso ogni volta che viene suonato. Pertanto, non ci saranno mai due sessioni con la stessa configurazione che suoneranno allo stesso modo.
Ogni sessione è un’esperienza per Mike, l’impostazione degli strumenti è ogni volta diversa, il risultato è sconosciuto, il viaggio è l’obiettivo. Quando suonano gli strumenti, sembrano prendere vita, sviluppano i propri suoni, ritmi e comportamenti. A volte, le macchine si siedono lì e parlano da sole, il risultato è quello che senti in “Un giorno nel labirinto di una mente psichedelica”. I paesaggi sonori oscuri dell’ambiente portano l’ascoltatore in un viaggio nell’ignoto sonoro, gli schemi emergono, i ritmi si ritrovano, solo per perdersi di nuovo pochi istanti dopo in una foschia di crepitio elettrico. L’ascoltatore deve riservare un po’ di tempo nei suoi impegni, liberare un po’ di spazio di testa, indossare le cuffie, rilassarsi, chiudere gli occhi e godersi il viaggio.
“A Day in the Labyrinth of a Psychedelic Mind” è un petardo da assaporare in tutta la sua quintessenza, sin dai primi secondi. I sei brani dell’album sapranno rilassarti ma allo stesso tempo farti vedere la realtà metafisica che ci circonda.
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