Autonomia differenziata.
di Antonello Laiso. “L’autonomia differenziata” è a mio avviso un cavallo di Troia della disgregazione dell’unità della Repubblica e dell’Italia.
Nel periodo che va dal 2001 (Riforma del Titolo V della Costituzione) ad oggi, alcune Regioni, anche forti di referendum non sempre legittimi (per la loro formulazione) celebrati nei loro territori, hanno chiesto di usufruire di quanto consentito dalla nuova formulazione degli artt. 116-117, cioè a dire l’attribuzione di una serie di materie (tra le 23, che contemplano nodi essenziali come lavoro, istruzione, tutela della salute, ricerca), ottenuta attraverso il mantenimento in Regione di percentuali rilevanti dei tributi ivi riscossi.
Come conseguenza per le Regioni del sud senza un’adeguata programmazione per i livelli essenziali di assistenza cadrebbe in frantumi ogni valore solidaristico e di sussidiarietà, con la creazione di tante piccole Italie in competizione reciproca, nelle quali i diritti sociali delle persone verrebbero compromessi, frammentati, differenziati, dividendo la popolazione in cittadini/e di serie A e di serie B, all’interno del medesimo stato, secondo la residenza.
Verrebbe intaccata la coesione sociale impoverendo e indebolendo l’Italia nella sua totalità, anche all’interno di uno scenario europeo ed internazionale.
La Lega viene al sud a prendere i voti per il nord o per un Italia coesa e unita?
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…